Ammonta a 341.174.000 di euro la dotazione finanziaria assegnata all’Ocm per il 2012. La cifra è stata pubblicata in Gazzetta ufficiale il 22 febbraio scorso.
Le risorse comunitarie andranno a finanziare maggiormente le misure “ristrutturazione e riconversione dei vigneti” con un finanziamento di quasi 121 milioni di euro e “promozione sui mercati dei Paesi esteri”, cui andranno 82 milioni.
Per ciascuna regione sono stati calcolati i fondi secondo criteri regolati da decreti. Alla Sicilia è stata assegnata la quota più consistente, poco più di 54 milioni di euro. Un po’ meno rispetto all’anno passato che la vedeva sempre in testa per budget riconosciuto, con 56 milioni di euro. L’ammontare di tale cifra è spiegata perché la regione sarebbe stata tra le più virtuose soprattutto nel rispetto di alcuni parametri: superficie vitata e spesa per la ristrutturazione, cioè quelli relativi all’ottenimento delle risorse per la misura ristrutturazione e riconversione, e rapporto superficie vitata e quantità di vigneti a Igt e Doc, i criteri relativi invece alla misura promozione.
Nella classifica delle regioni, secondo l’entità delle cifre, segue alla Sicilia il Veneto, a cui andranno circa 32 milioni di euro, e la Puglia con un fondo di poco più di 29 milioni.
Nella tabella, che specifica la partizione delle somme per misure e per regione, pubblicata in Gazzetta risulta evidente la linea prefissata dalla Commissione europea per lo sviluppo rurale delle aree vitivinicole e che vede in questa campagna 2012, come già predisposto nelle precedenti dopo la riforma, le misure di arricchimento con mosti e la distillazione di alcole ad uso commestibile in via di abolizione, chiamate appunto transitorie, soggette quindi a risorse sempre minori. Alla prima sono destinati infatti18 milioni mentre alla seconda appena 10.
Sono invece 30 i milioni predisposti per la vendemmia verde. Sempre alla Sicilia andrà lo stanziamento più consistente, di 5 milioni di euro.
Sul piano nazionale quindi la ripartizione, appena resa nota, denota l’intento della Ocm riformata di assicurare il raggiungimento degli obiettivi di stabilità del mercato e di competitività della produzione vitivinicola italiana. I finanziamenti dovrebbero supportare le aree del vino nella conquista di nuove quote di mercato, con il raggiungimento dell’equilibrio tra domanda e offerta e il consolidamento del ruolo della viticoltura nelle zone rurali.
C.d.G.
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