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Scenari

I dieci vini imperdibili al Vinitaly 2025… secondo Giancarlo Gariglio

01 Aprile 2025
Giancarlo Gariglio Giancarlo Gariglio

“Nel magico turbine del Vinitaly, che rimane l’evento di riferimento del circo vinoso italiano, tanto è vero che ormai conta su un numero davvero esagerato di fuori salone che affollano il calendario come non mai, ecco un elenco di certo non esaustivo – con 4.000 aziende espositrici sarebbe davvero impossibile pretenderlo – di quello che per Slow Wine rappresenta uno spunto per tutti coloro che sono alla ricerca di qualche spunto intrigante”. Parole chiare di Giancarlo Gariglio che, di certo, nel mondo enologico italiano (ma non solo), non ha bisogno di presentazioni. Ed ecco, allora, la lista delle dieci etichette suggerite da Gariglio, con tanto di indicazioni chiarissime su come raggiungere la postazione.

I VINI SUGGERITI DA GIANCARLO GARIGLIO

Abruzzo

Hall 12 Stand E4-F4-G4-H4-H3-G3-F3-E3

Colline Teramane Montepulciano d’Abruzzo Cocciopesto – Nicodemi 
Alessandro Nicodemi – presidente del Consorzio vini d’Abruzzo – è riuscito in pochi anni a creare uno stile che riesce a unire la possenza storica del vitigno montepulciano a una visione più moderna e che sinceramente ci convince maggiormente, grazie a un uso moderato e oculato dei legni e una macerazione non eccessivamente estrattiva che rende sì carnosi i suoi vini ma mai sopra le righe.

Calabria

Hall 12 Stand 76

‘A Batia – Casa Comerci
Tira una gran bell’aria dalle parti della Calabria – regione che finalmente si desta dal punto di vista vitivinicolo – e in particolare a Nicotera grazie a questa piccola azienda familiare che lavora alla grande soprattutto con il magliocco canino, nuova star tra i vitigni del sud, realizzando un rosso speziato e affascinante, che suona in modo differente da tutto quanto si è sentito finora.

Campania

Hall B Stand 67

Greco di Tufo – Pietracupa 
Sabino Loffredo è uno degli imprescindibili dell’Irpinia, ovvero uno dei più grandi bianchisti italiani, visto che questa terra è il regno di due vitigni simbolo come fiano e greco. Si parla soprattutto del primo, diremmo anche giustamente visto la bontà media delle bottiglie che vengono sfornate nell’avellinese, ma il secondo, se lavorato come sa Fare Sabino può dare delle soddisfazioni davvero bomba.

Emilia-Romagna

Hall 1 Stand D3-E14

Romagna Modigliana Sangiovese Ris. Vigna Probi – Villa Papiano 
Se c’è una persona che più di altre ha contribuito o sta contribuendo a rendere hype la Romagna è quello spilungone di Francesco Bordini, tecnico sopraffino e consulente di tante piccole cantine della regione e non solo. I suoi vini ci piacciono davvero tanto perché sono un mix riuscitissimo di complessità, beva, perfetta aderenza al terroir e al vitigno aprendo la strada finalmente a un sangiovese che parli il linguaggio del territorio e non scimmiotti i prodotti toscani.

Lazio

Hall A Stand 15

Cesanese di Olevano Romano Riserva – Damiano Ciolli
Non è certo una cantina sconosciuta alla critica, ma vale la pena sottolineare come Damiano sia riuscito nel breve volgere di qualche anno a riportare sulla mappa dell’enologia italiana una regione che rischiava di essere cancellata da essa. I suoi rossi sono semplicemente buonissimi e condensano caratteristiche che uniscono finezza, profondità, beva e sapore, insomma ci piacciono un sacco e non gli riesce neppure così male anche l’unico bianco prodotto.

Lombardia

Palaexpo Stand D7

Valtènesi Rosagreen – Pasini San Giovanni 
Salvate il soldato rosato… verrebbe da dire. Dopo un po’ di anni durante i quali questa tipologia sembrava aver ripreso grande slancio e fosse diventata modaiola, pare che se ne parli ora un po’ di meno o forse è solo un’impressione. Abbiamo sempre più bisogno però di persone con l’entusiasmo di Paolo Pasini e con la sua capacità di realizzare ottimi vini che raccontino si il vino rosa ma anche una zona poco conosciuta come la Valtènesi.

Marche

Hall 7 Stand E4

Verdicchio dei Casteli di Jesi Cl. Sup. Historical – Umani Ronchi 
Sorpresa! Ci piacciono anche le cantine che fanno più di 1.000 bottiglie… A parte le battute, incontrare un produttore come Michele Bernetti ti apre il cuore perché si capisce come anche un imprenditore che gestisce alcune centinaia di ettari in biologico possa influire positivamente sun tutto un territorio. Poi con questa etichetta riesce anche ad aggiungere una gemma alla collezione dei hgrandi Verdicchio che ci fanno dire come questo bianco possa rivaleggiare con le principali denominazioni mondiali, tra l’altro con un rapporto tra la qualità e il prezzo assolutamente strepitoso.

Piemonte

Hall 10 Stand I3

Verduno Pelaverga – Reverdito 
Michele Reverdito di La Morra è uno dei vignaioli di Lang anche più è cresciuto dal punto di vista della consapevolezza e della qualità generale dei prodotti. Questo si avverte con chiarezza grazie ai suoi Barolo, che tra l’altro rimangono tra i più abbordabili economicamente parlando della denominazione. Michele però è affezionato anche al suo Pelaverga che in effetti è davvero come piace a noi: spezia in abbondanza, danza sulla bocca e rinfresca il palato. Il vero vino rosso della bella stagione.

Sicilia

Hall 2 Stand 21C

Il Frappato – Arianna Occhipinti
Diciamocelo, scelta scontata. Ma la inserisco perché è la prima volta che questa cantina si presenta a Verona tra l’altro dicendo che : “siamo diventati grandi”, intendendo adulti… Quindi è un’occasione ghiotta per i tantissimi fan di Arianna e dei suoi vini. Sarà bello incontrarla e confrontarsi con le sue idee. In attesa che poi diventi ancora più grande e venga pure alla Slow Wine Fair di Bologna.

Veneto

Hall 6 Stand E5

Valpolicella Classico Superiore Grola – Allegrini 
Questo è un azzardo, nel senso che non so neppure se Allegrini porterà questo nuovo vino a Verona, ma lo inserisco lo stesso perché è una delle notizie più belle degli ultimi tempi, ovvero una corazzata del vino veneto che decide di invertire la rotta e di portare una delle sue etichette più preziose all’interno della denominazione di territorio. Una scelta bellissima dei figli di Franco e della cugina Silvia (figlia di Walter), che guarda al futuro della propria terra con entusiasmo e coraggio.

P. S.: Per tutti gli appassionati, professionisti e produttori che vorranno conoscere meglio i progetti di Slow Wine, in particolare la Coalition, la call to action per bottiglie più leggere e la Slow Wine fair ci troverete al PAD 10, BOX A!