Viene da Pinhão il miglior vino del 2014 eletto da Wine Spectator. Il Dow's Porto Vintage 2011 domina la Top 100.
Sul gradino più alto con il punteggio di 99 su 100. Premiato il lavoro di Charles Symington, in vigna e in cantina, in una delle scenografie del vino più famose al mondo e premiata anche l'annata che in quella parte di Portogallo ha dato uve di altissima qualità ed espressione, addirittura da molti considerata la migliore degli ultimi 50 anni.
Al numero due l'Australia con il Shyraz McLaren Vale Carnival of Love 2012 di Mollydooker. E al terzo e al quarto domina la Spagna, rispettivamente con il Chryseia Prats & Symington 2011 e il Quinta do Vale Meão Douro 2011, blend di Touriga Nacional, Touriga Franca, Tinta Barroca, Tinta Roriz, firmato da Francisco Olazabal e
L'Italia si piazza al sesto posto della top ten che la redazione svela, come consuetudine, di giorno in giorno, con il Chianti Classico Gran Selezione San Lorenzo 2010 di Castello di Ama firmato da Marco Pallanti. Verso la parte della classifica un vino australiano. Lo Chardonnay Margaret River Art Series 2011 di Leeuwin.
Tornando alla parte bassa della rosa dei dieci. Al numero dieci si piazza Chateau Léoville Las Cases St Julien 2011 con 95 punti. Un bordeaux second growth che ha un valore nel mercato di 165 dollari. Blend di 76 Cabernet Sauvignon, 12 percento di Merlot e 12 di Cabernet Franc. Piccola produzione di questo vino di Jean Hubert Delon.
Al nono troviamo il Cile con Cabernet Sauvignon Puente Alto Don Melchor 2010 di Concha Y Toro e con un punteggio di 95 su cento. Valore sul mercato di 125 dollari. Questo Cabernet della famiglia Guilisasti e firmato dall'enologo Enrique Tirado è stato apprezzato per la particolare eleganza frutto di un'annata più fredda del solito. Prodotte solo 10.100 casse.
All'ottavo la California. Il Pinot Noir Sta. Rita Hills 2012 Brewer Clifton con 94 punti su 100. Al settimo lo Chateauneuf du Pape 2012 di Clos de Papes. Principalmente 65 percento Grenache, 20 Mourvédre, 10 Syrah. Frutto di basse rese.