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Scenari

Hospitality, tutte le novità della fiera dell’accoglienza: spazio al food e all’accoglienza

01 Febbraio 2020
Carla_Costa_e_Roberto_Pellegrini Carla_Costa_e_Roberto_Pellegrini


(Carla Costa e Roberto Pellegrini)

Alle ore 10 di domenica 2 febbraio apre i battenti, a Riva del Garda, la 44^ edizione di “Hospitality, il salone dell’accoglienza” che è la fiera italiana leader nel settore dell’ospitalità e della ristorazione.

Con l’edizione 2020, hanno evidenziato durante la presentazione avvenuta a Milano, Roberto Pellegrini, presidente di Riva del Garda Fieracongressi e Carla Costa, responsabile area fiera dello stesso ente, si presenta con un’immagine più contemporanea ed internazionale. Tant’è che l’evoluzione di Expo Riva Hotel, diventa Hospitality e, quindi, completamente rinnovata rispetto alle precedenti edizioni, con una maggiore partecipazione dei produttori e più spazio per l’area food, nuove tipologie di prodotto e focus sulla formazione con gli eventi dell’Academy. Debutta, infatti, il progetto “Cucina in Emergenza”, realizzato dalla Federazione italiana cuochi. Resta, comunque, “una delle nostre manifestazioni di punta e rappresenta perfettamente la nostra naturale vocazione per il turismo e l’accoglienza. Nei prossimi anni, grazie agli importanti investimenti già pianificati, potremo offrire non solo spazi più ampi che ci permetteranno di accogliere ancora più espositori e visitatori, ma anche servizi di qualità sempre più elevata e un quartiere all’avanguardia, sia dal punto di vista tecnologico che delle infrastrutture”, ha commentato il presidente Pellegrino.

Mentre Carla Costa ha ricordato come negli anni la fiera è cresciuta ed evoluta, grazie alla capacità di adattarsi ai cambiamenti del mercato e alle esigenze degli espositori. Sottolineando: “Dopo 43 edizioni era giunto il momento di avere un nuovo nome e una nuova identità visiva che meglio connotassero la fiera come punto di riferimento per il mondo Ho.Re.Ca. e come hub internazionale di business e di aggiornamento per i professionisti del settore”. Lo dicono i numeri, oltretutto. Nei 9 padiglioni della fiera e su una superficie di 42mila metri quadrati, ci saranno 561 aziende, con una importante presenza di espositori provenienti dalle regioni settentrionali: Veneto, Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia. Hospitality 2020 è un evento ricco di contenuti, un percorso espositivo unico e completo dalle materie prime, alle attrezzature per l’hotellerie e la ristorazione, fino all’impiantistica per la produzione della birra. Tra le novità dell’edizione che apre i battenti domenica 2 – la conclusione è mercoledì 5 febbraio – l’ampliamento del padiglione dedicato al food – 1.500 metri quadri in più rispetto allo scorso anno – che ospita anche nuove tipologie di prodotti, come il pesce surgelato e le carni rosse, e più spazio per la gelateria e la pasticceria, a seguito del crescente interesse da parte dei produttori diretti di materie prime. Senza trascurare i percorsi dedicati alle nuove abitudini alimentari, come gluten free, vegan, halal e kosher.

Punto di riferimento per conoscere e approfondire le novità del settore, è Hospitality Academy che – è stato evidenziato durante la presentazione – offre formazione itinerante durante tutto l’anno. Nei quattro giorni di manifestazione, visitatori e professionisti avranno inoltre l’opportunità di partecipare a più di 100 appuntamenti tra seminari, tavole rotonde e workshop di approfondimento sui trend, le strategie e le novità del mondo Horeca. Confermate anche per l’edizione 2020 del Salone le due aree speciali del settore beverage, Solobirra e Rpm – Riva Pianeta Mixology. Accanto all’esposizione di birre artigianali, Solobirra lancia due concorsi: un contest tecnico – Solobirra 2020 – e un altro grafico – Best Label – dedicato alle etichette. Riva Pianeta Mixology offre al pubblico l’esperienza dei mixologist più talentuosi e masterclass per i bartender.

Michele Pizzillo