Rilancio in vista per l'azienda di distribuzione. Tra le cantine ecco chi resta e chi va via
(Cesare Turini)
Dal concordato al salvataggio. La Heres, la società di distribuzione di vini di Cesare Turini con base a Terranuova Bracciolini, in provincia di Arezzo, entra in una nuova fase che ne potrebbe determinare il rilancio.
La Iverna Holdings, società di investimenti in Lussemburgo controllata da un importante fondo di investimenti, diventa socio della Heres rilevandone una parte delle quote. Turini resta per il momento l'amministratore delegato. L'obiettivo, a breve termine, è quello della creazione di una nuova società, la Heres Group dove Turini potrebbe essere sempre l'ad e nella quale confluiranno le cantine italiane già rilevate da qualche tempo dalla Iverna come la siciliana Rallo e l'emiliana Venturini Baldini (acquisita per intero) e tutta l'attività di distribuzione oggi svolta dall'azienda aretina. E potrebbe solo essere l'inizio sia perchè la Iverna Holdings vuole continuare a fare shopping di cantine zigzagando tra nord e sud Italia e sia perchè tra i progetti futuri della Heres Group c'è anche l'idea di avviare attività a 360 gradi che vanno dalla produzione alla commercializzazione fino al marketing ed ai controlli di gestione.
La Heres, in difficoltà finanziarie da alcuni mesi, era stata costretta a portare i libri in tribunale e chiedere il concordato in continuità. Difficoltà finanziarie che hanno portato alle rotture contrattuali con alcune delle aziende presenti in portafoglio, tra cui la De Bartoli di Marsala passata ora con Les Caves de Pyrene, la Tenuta della Terre Nere sull'Etna di Marco de Grazia passata con Vino & Design e l'altoatesino Peter Dipoli ancora in attesa di decidere nuovi partner commerciali. La gran parte delle aziende è rimasta ancora in Heres tra cui l'altoatesino Manni Noessing, le toscane Tenuta di Biserno, Le Chiuse, Petrolo ma anche Case Basse di Gianfranco Soldera e tante altre. E c'è ancora Pol Roger. Ma per la maison di Epernay se ne dovrebbe discutere tra alcuni mesi. L'afflusso di capitali determinato dall'ingresso di nuovi soci dovrebbe così consentire alla Heres di Turini (circa 9 milioni il fatturato) di chiudere un po' di conti in sospeso e tuffarsi nella nuova mission.
C.d.G.