(Mauro Uliassi, Giovanni Solofra e Terry Giacomello)
Ci sarà il decimo tristellato italiano? Non lo sappiamo. Ma potrebbe accadere. Chi perde le Stelle? C'è qualche voce al Sud, ma a noi non piace anticiparle.
Se indiscrezioni devono essere preferiamo quelle positive. Anzi. Partiamo dai desideri. A poche ore dalla presentazione della sessantaquattresima edizione della Guida Michelin che si terrà per il terzo anno consecutivo a Parma (Auditorium Paganini, ore 11). Per l'edizione 2019 della guida ci piacerebbero molto le tre Stelle a Mauro Uliassi, uno che da tempo nel ristorante che prende il suo nome a Senigallia, in provincia di Ancona, è in forma smagliante proponendo una cucina di altissimo profilo, di grandi sapori, consistenza, tecnica e di un equilibrio stupefacente.
Ci piacerebbero anche le due Stelle a Roy Caceres, lo chef colombiano del Metamorfosi di Roma. Secondo noi è pronto per salire su un gradino più alto. È più sicuro del fatto suo e con malcelata soddisfazione ne ha dato prova al Taormina Gourmet di quest'anno con una cena spettacolare assieme a Lorenzo Cogo, Accursio Craparo e al giovane Elia Russo e al suo cooking show con uno dei suoi piatti più famosi (leggi qui).
Un altro chef sospeso, tra il nostro desiderio e qualche rumor è Terry Giacomello di Inkiostro a Parma per noi più che pronto per la seconda Stella. E potrebbe pure darsi. Anche perché agli ispettori della Rossa piace molto la cucina creativa e fantasiosa e Terry è forse l'allievo più famoso e acclamato in Italia di quel Ferran Adrià che ha rivoluzionato il modo di mangiare al ristorante. Tra l'altro anche lui, come Caceres, è più maturo, empatico e consapevole delle proprie potenzialità. Poche ore ancora e sapremo.
Voci ricorrenti (e noi siamo pronti a scommettere) danno una nuova Stella Michelin in Sicilia, al St. George di Taormina, il ristorante dell'Ashbee Hotel, una struttura cinque stelle lusso della famiglia Giotti che in questi ultimi anni hanno anche rilevato il Des Etrangers a Siracusa e l'Excelsior a Palermo (che erano di proprietà della società Acqua Marcia di Caltagirone). A dire il vero il St. George per quanto la sua offerta sia di alto livello non è il primo pensiero di un gourmet che cerca un posto dove mangiare in Sicilia. E la Stella potrà dare forse il giusto risalto a questo ristorante oggi affidato al talentuoso Giovanni Solofra, executive chef di origini campane che ha chiuso pochi giorni fa la seconda stagione e pupillo di Heinz Beck (collaborano assieme da una dozzina di anni). Beck infatti firma la supervisione del ristorante. Quindi in questa Stella c'è lo zampino del tristellato. Non guasta.
F. C.