Il 2024 è l’anno della conferma per questa nuova formula dei Top Hundred che, accanto ai 100 migliori vini italiani novità assolute, dallo scorso anno annovera le Top Storiche, ovvero 100 cantine già premiate negli anni precedenti, ma con la scommessa di esserci con un vino diverso da quello delle edizioni passate. Duecento produttori si daranno quindi appuntamento domenica 3 novembre alle ore 11 sul palco di Golosaria, in un’edizione che si preannuncia ricca di novità a cominciare dalla sede. Quest’anno infatti la fiera occuperà un padiglione di Fiera Milano Rho e il vino sarà nel cuore dello spazio espositivo a celebrare l’unicità del gusto italiano. “Anche quest’anno – dice Paolo Massobrio – i Top Hundred forniscono la fotografia di un settore in continuo movimento dove sono sempre di più le etichette bio, per esempio, ma anche quelle che scommettono su vitigni autoctoni che rischiavano l’oblio. E poi l’inarrestabile ascesa dei giovani”.
“La doppia selezione dei Top Hundred – spiega Marco Gatti – è il frutto di un anno intenso di degustazioni, in sede con la commissione che si riunisce ogni settimana e nelle diverse Anteprime in tutta Italia. Anche quest’anno sono migliaia le etichette assaggiate, dove le novità hanno sempre un posto di rilievo”. Un quadro enoico unico, dunque, che quest’anno conferma le 21 etichette premiate in Piemonte fra le novità e 22 fra le storiche, segnando un vero e proprio record; a seguire la Toscana (16 novità e 10 storiche). La Lombardia, poi, registra una clamorosa impennata nelle novità (11), ma le sorprese arrivano anche dalla Calabria che con 4 cantine novità e 5 storiche raggiunge uno dei giganti della viticoltura nazionale come la Sicilia che, a sua volta, annovera 6 storiche e 3 novità.
Come ogni anno, il riconoscimento dei Top Hundred comprende anche i Top dei Top, ovvero l’eccellenza per ogni categoria, che in questa edizione registra alcuni dati curiosi. Partiamo dalla spumantistica dove si impone un piemontese fuori dalle grandi rotte: lo Spumante Brut Blanc de Blancs “Cin Cin Nato” (da uve baratuciat) della cantina Agriforest Giuliano Bosio di Almese, in Val di Susa (To). Anche il Top dei Top dei rossi segna una piccola rivoluzione: andiamo sì in Toscana, ma a salire sul podio è la denominazione Montecucco con il Montecucco Riserva Bio “Impostino” 2018 della Tenuta l’Impostino di Civitella Paganico (Gr). Il Top dei Top dei vini bianchi è pescato invece fra le cantine storiche, ovvero la Collina dei Ciliegi di Grezzana, che è uscita con il Veneto Bianco “Prea” 2021 (da uve garganega, pinot bianco e chardonnay). Per il Rosato si va al Sud: il Calabria Gaglioppo Rosato “Ligrezza” 2022 di Terre di Balbia di Altomonte (Cs). Infine, Top dei Top tra i passiti è una gloria della viticoltura lombarda: il Moscato di Scanzo di Pagnoncelli Folcieri di Scanzorosciate (Bg).