Con una netta inversione di tendenza rispetto al passato, sono aumentati dell'8% i consumi di vino degli italiani negli ultimi cinque anni.
E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati dell'Oiv, Organizzazione internazionale della vigna e del vino, diffusa in occasione dell'incontro su “Mercati del vino e innovazioni in vigna” promosso a Palazzo Rospigliosi a Roma dal Comitato di supporto alle politiche di mercato del vino della Coldiretti. L'Italia, precisa l'organizzazione agricola, con 22,6 milioni di ettolitri nel 2017 si colloca al terzo posto tra i maggiori consumatori, dietro a Stati Uniti con 32,7 milioni ed una crescita del 5,7% nel quinquennio e Francia con 27 milioni che pero fa registrare un calo del 2,8% nel periodo considerato. “Il trend di aumento dei consumi in Italia – sottolinea la Coldiretti – è secondo solo alla Cina, che grazie ad una crescita dell'8,2% nel quinquennio, si classifica al quinto posto tra i paesi consumatori, con 17,9 milioni di ettolitri, dietro alla Germania con 20,1 milioni, ma con andamento stagnante (-1,3%) nello stesso periodo”.
“E' in atto una rivoluzione sulle tavole degli italiani, con i consumi che, dopo aver raggiunto il minimo, hanno invertito la tendenza, con una decisa svolta verso la qualità del vino che, – conclude Coldiretti – è diventato l'emblema di uno stile di vita “lento”, attento all'equilibrio psico-fisico da contrapporre all'assunzione sregolata di alcol. Lo dimostrano il boom dei corsi per sommelier, ma anche il crescere tra le nuove generazioni della cultura della degustazione consapevole, con la proliferazione di wine bar e un vero boom dell'enoturismo”.
C.d.G.