Nero, nero in B, deca, deca in B, Capo, capo in B, capo deca, gocciato o goccia caffelatte. Alcuni nomi degli espressi a Trieste. Un sospeso… a Napoli. Un cafè pi masculi a Palermo… e così via per lo stivale. Un fatto è certo sia a casa con la moka o con le varie macchinette con cialde, capsule e o a chicchi o al bar, per 7 italiani su 10, il caffè è un vero e proprio piacere della vita, un modo per far iniziare bene ogni giornata, un antidoto per ritrovare carica, gioia e voglia di fare, ma anche un momento di pausa e relax : per questi motivi il 97% afferma di bere, più o meno spesso, caffè o bevande a base di caffè (tre o più tazzine al giorno, per oltre la metà degli intervistati).
E’ quanto emerge dall’indagine “Gli italiani e il caffè” condotta da AstraRicerche per conto del Consorzio Promozione Caffè su oltre 1.000 intervistati tra i 18 e i 65 anni e realizzata in occasione della giornata mondiale della felicità del 20 marzo. Il nesso caffè e felicità è inoltre confermato- informa una nota del del Consorzio Promozione Caffè – anche dalla scienza. Una recente metanalisi pubblicata su Frontiers in Nutrizion, realizzata analizzando 29 studi e oltre 422.000 partecipanti, ha confermato un’associazione tra assunzione di caffè e umore: chi consuma circa 4 tazzine della bevanda (240 millilitri al giorno) vedrebbe diminuire circa del 4% il rischio di sviluppare sintomi depressivi. “Il caffè – commenta Michele Monzini, presidente del Consorzio Promozione Caffè – è una delle bevande più studiate al mondo e i suoi molteplici effetti sull’organismo e le nuove scoperte non smettono mai di stupirci”. La pausa caffè è un momento che ha un effetto benefico doppio sul nostro umore, in primis per le evidenze confermate dalla scienza, ma anche per il puro piacere di dedicarci del tempo per rilassarci, apprezzando il suo sapore e il suo aroma unico. Perché il caffè è una bevanda da gustare con tutti i sensi, un piccolo gesto che infonde felicità”. Se non è buono che piacere è…