Quella celebrata, non è stata solo la giornata che ha inaugurato la nuova stagione del Mangia’s Torre del Barone Resort del gruppo Mangia’s a Sciacca, in provincia di Agrigento, ma anche un momento di confronto con i professionisti sulla riscoperta degli antichi dolci realizzati nei conventi siciliani e sull’importanza della formazione delle diverse professionalità nell’ambito della ristorazione e dell’ospitalità. “Abbiamo scelto questo tema così particolare perché in definitiva i conventi sono nostri progenitori. Possiamo dire che i primi alberghi sono stati proprio i monasteri. Quindi c’è un legame antico con il settore della ricettività che oggi abbiamo avuto il piacere di riscoprire e valorizzare grazie alla presenza delle firme più importanti della pasticceria italiana” afferma Marcello Mangia, presidente ed amministratore delegato del gruppo Mangia’s che, da perfetto padrone di casa, ha accolto gli ospiti del convegno con in testa il maestro pasticciere Iginio Massari. “Noi abbiamo una ricchezza in Italia che è veramente gigantesca ed in Sicilia questo patrimonio si moltiplica all’infinito. Ritengo – afferma il pasticcere bresciano famoso in tutto il mondo – che per valorizzare davvero questa ricchezza dovrebbe esserci una collaborazione stretta con le Università, perché e tramite la ricerca che si va a codificare e dare forza ad una realtà così importante come la pasticceria siciliana. Mentre nelle altre nazioni – precisa Massari – la maestria si conquista attraverso dei percorsi accademici e formativi, in Italia tutto questo ancora non esiste”.
Una visione assolutamente condivisa dal maestro Nicola Fiasconaro: “Per noi pasticceri è davvero emozionante raccontare questo patrimonio culturale. Una tradizione lunga duemila anni, legata alla nostra agricoltura e comparto alimentare, un trionfo vero e proprio del nostro lavoro. Sono quindi lieto di poter anticipare che, anche in Sicilia, si sta affermando una visione sempre più consapevole della nostra sovranità alimentare nel mondo e della cultura mediterranea del cibo. In particolare, sto sostenendo con forza la creazione di un’Accademia del Gusto a Castelbuono, candidata a Città Creativa Unesco 2023. Un progetto per un vero e proprio polo accademico culinario che sta già beneficiando del convinto sostegno delle istituzioni e che nascerà dal recupero e dalla riconversione dell’Hotel Milocca”. Mario e Nicola Fiasconaro nel corso della mattinata hanno presentato i dolci conventuali tipici delle Madonie, dalla testa di Turco, una crema di latte zuccherata aromatizzata con cannella e limone alternata con strati di una sfoglia realizzata con farina e uova, oppure lo sfoglio di Polizzi, una pasta frolla realizzata con strutto farcita con tuma fresca, miele, cioccolato e pezzetti di cedro.