“Giù le mani dalla Ribolla. Occorre proteggere il vitigno che può essere coltivato solo nelle zone vocate, ovvero Collio e Colli orientali del Friuli”.
A lanciare l'allarme – come riportato dal Messaggero Veneto – è l'imprenditrice della grappa Giannola Nonino dopo che si è diffusa la notizia di una sperimentazione avviata in Sicilia sulla spumantizzazione della Ribolla gialla. Si teme un altro caso Tocai (dal 2008 tale denominazione è riservata al vino ungherese Tokaj dopo una lunga querelle mentre il quasi omonimo vino italiano è stato ribattezzato Friulano). “Stiamo lavorando da mesi per difendere la Ribolla – dichiara Dario Ermacora, presidente Coldiretti Fvg – che è una alternativa di qualità al Prosecco e ha un futuro tutto da costruire”. A stemperare i timori interviene l'assessore regionale all'agricoltura Cristiano Shaurli: “La Ribolla è perfettamente tutelata. Doc si può fare solo in Friuli Venezia Giulia. Impossibile che venga fatta altrove, quantomeno a breve termine”.
C.d.G.