“L’attesa è finita – annuncia Emanuele Serpa, fondatore e proprietario di Frumento – e sappiamo che è stata lunga. Sono passati molti mesi da quando abbiamo annunciato per la prima volta l’avvio di questo nuovo progetto: un susseguirsi di lungaggini burocratiche ci ha rallentati ma non scoraggiati, la calorosa accoglienza da parte del territorio anzi ci ha sin dal primo momento sostenuti e ora siamo finalmente pronti ad aprire le porte della nostra terza pizzeria”. Frumento è nata per la prima volta nel 2015 ad Acireale, nel 2022 ha aperto la seconda sede a Catania e – dopo l’apertura dell’osteria di pesce Frumento mare a Santa Maria La Scala nell’estate 2023 – ora espande per la prima volta il proprio raggio d’azione fuori dalla provincia etnea (ne avevamo parlato in questo articolo), continuando a sviluppare il progetto di dar vita a una vera e propria catena di pizzerie artigianali, capaci di esprimere in ogni luogo la filosofia del brand ma allo stesso tempo una propria personalità e una propria unicità, fortemente legata al territorio. Una scelta coerente con la crescita di Frumento, premio Best in Sicily nel 2019 e riconosciuta come miglior pizzeria di Sicilia dalla classifica di 50 Top Pizza (Frumento è al 25° posto tra le migliori pizzerie d’Italia, prima in Sicilia, e al 57° posto nella classifica 50 Top Pizza World).
“In questo momento più che mai sentiamo quindi la grande responsabilità di rappresentare la Sicilia nel mondo della pizza – spiega ancora Serpa – e da qui discende anche l’idea di essere presenti nei centri storici delle più importanti e iconiche città d’arte dell’isola. Vogliamo che la pizza abbia anche il compito, così come lo ha sempre la cucina, di farsi veicolo di conoscenza di storie, memorie, progetti, persone legate al cibo e alla sua cultura. Anche per questo, come già avevo fatto a Catania con Dario Giorgianni, ho voluto fare questo passo scegliendo una persona che vive la città, con cui condividere l’impegno di dar vita a uno spazio che avrà sì la stessa impronta degli altri, ma troverà anche le sue declinazioni legate ad un territorio così diverso e così speciale: a Modica sarò insieme a Cristina Scuderi a esplorare l’identità gastronomica locale e troveremo insieme il modo di interpretarla attraverso la pizza. Proprio Modica, con la sua tradizione ma anche con i grandi protagonisti della sua enogastronomia contemporanea, mi è sembrato un posto dove non potevamo non arrivare: dai monumenti barocchi Patrimonio dell’Umanità Unesco alla scoperta della grande storia del Cioccolato artigianale, ma anche della tradizione legata alla terra, all’agricoltura, agli allevamenti ai formaggi, tutto merita un viaggio a cui noi aggiungeremo una nuova tappa”.