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Scenari

Freddo e gelo fuori stagione, situazione drammatica nei vigneti: danni per 100 milioni

21 Aprile 2017
Grandine sui vigneti Grandine sui vigneti

La situazione più grave in Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. Ora la perturbazione è al Sud

L’ondata di maltempo anomala con l’improvviso abbassamento delle temperature di molti gradi sotto lo zero ha provocato gelate estese nei campi coltivati con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi lungo tutta la Penisola, dalla Val D’Aosta alla Campania, con una stima di almeno 100 milioni di euro di danni. 

E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti con il primo drammatico bilancio dei danni provocati alle piu’ importanti produzioni agroalimentari nazionali da nubifragi, vento forte, grandine e gelo che hanno sferzato l’Italia dopo che il clima primaverile aveva risvegliato le piante rendendole piu’ vulnerabili. Il gelo ha colpito l’agricoltura proprio mentre in molti territori si stanno facendo i conti della grandine che ha distrutto interi raccolti dopo un anno di lavoro. A pagare un conto salato sono i più grandi vini della Val d’Aosta dove il gelo ha decimato le vigne più alte d’Italia nella zona del vino Blanc de Morgex e de La Salle, della Lombardia, con danni ai vigneti della Valtellina e a quelli di Grumello, Franconia e Marzemino, del Piemonte, con problemi a grandi vini come il Gattinara e il Ghemme, del Veneto con 70-80% di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet, con devastazioni delle viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay a Vicenza e prevedibili cali di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso sui Colli Euganei, dell’Emilia-Romagna, della Toscana, della Campania e della Sardegna dove migliaia di ettari vitati sono stati “bruciati” dal gelo nel Sassarese.

Colpiti anche i frutteti di pere mantovane, di mele annurche campane, albicocche pavesi, ciliegie di Vignola (Modena), nonché le acacie in Piemonte. In ginocchio sono anche le coltivazioni orticole all’aperto in molte regioni in quanto erano già state tolti i tessuti da serra. Ne hanno fatto la spesa insalate, fagioli, fagiolini, pomodori, zucchine ed anche le patate. Preoccupazioni si registrano anche per gli olivi che vedrebbero la futura produzione di olio compromessa dal persistere di condizioni di freddo intenso in Campania. Una evidente anomalia che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni – continua la Coldiretti – ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. A marzo in Italia la temperatura è stata di ben 2,5 gradi superiore alla media del periodo di riferimento mentre le precipitazioni sono praticamente dimezzate (-54%) ma la pioggia, che è importante per dissetare i campi resi aridi dalla siccità, per essere utile – conclude la Coldiretti – deve cadere in modo costante e leggero mentre i forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine, aggravano i danni.

LA MAPPA DEI DANNI

Valle d’Aosta – Colpite dal gelo le vigne piu’ alte d’Italia nella zona del vino Blanc de Morgex e de La Salle secondo la Coldiretti

Piemonte – Nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, ma anche in quelle di Vercelli e Novara si registrano gravi danni a causa delle brinate notturne sulle piante da frutto, sui vigneti, sugli ortaggi, anche in serra, Danneggiata secondo la Coldiretti la fioritura delle acacie e problemi per i grandi vini come il Gattinara e il Ghemme.

Lombardia – Vigneti in ginocchio, frutta e ortaggi bruciati, serre scoperchiate dal forte vento. In Valtellina le ghiacciate notturne delle ultime due notti hanno colpito i vigneti Doc e Igt. Problemi anche per i vigneti del Bergamasco e del Bresciano (Grumello, Franconia e Marzemino). Tra Milano e Lodi forti preoccupazioni per le piantine di mais e per i campi di foraggio zootecnico. In Brianza perdite su zucchine, fagioli, fagiolini e sulla patata bianca di Oreno. Nel Pavese il gelo ha bruciato ciliegie, albicocche e vigneti sino all’80%. Nel Mantovano le gelate si sono aggiunte alle grandinate di Pasqua che avevano provocato danni fino al 100% alle coltivazioni di pere, pomodori e uva per il Lambrusco.

Veneto – Sui Colli Berici (Vicenza) danni da gelate nei vigneti con 70-80% di perdita del raccolto di Merlot, Cabernet. Nella zona di Lonigo devastate le viti di Pinot grigio e bianco, Prosecco e Chardonnay. A Padova, sui Colli euganei previsto un calo di produzione di Glera, Moscato giallo e Raboso. In pianura, soprattutto nella Bassa Padovana la brina ha distrutto lattughe e fagiolini appena trapiantati.

Emilia-Romagna – Oltre tre milioni di piantine di pomodoro stecchite a causa del gelo nel Parmense, 450 ettari di vigneti impiantati nell’ultimo anno pesantemente danneggiati nel Reggiano dove si registrano anche danni ai campi di mais. Problemi ai frutteti di susini e ciliegie nella zona di Vignola nel modenese, ma anche nell’Alto Ferrarese.

Toscana – Nella Valdichiana aretina e nelle zone del Chianti fiorentino e senese la Coldiretti ha rilevato danni alle piante da frutto in piena fioritura. Sulla costa pisana e livornese fino alla Maremma, la brina ha colpito gli ortaggi a pieno campo come lattughe, fagiolini e pomodori appena trapiantati.

Campania – Forti gelate nell’agro aversano, nel giuglianese, nella fascia pedemontana di Caserta che hanno colpito ortaggi, patate e pomodori, con una previsione di circa il 40% di danni. Danni anche ai vigneti in alcune zone della valle telesina nel beneventano e ai meleti di Annurca. Timori per gli uliveti se il freddo dovesse persistere.

Sardegna – Migliaia di ettari di vigneti sono stati “bruciati” dalle gelate nel Sassarese secondo la Coldiretti che segnala che l’area più colpita è stata quella di Berchidda.

C.d.G.