La conta dei danni è ancora in corso. I vigneron della zona Champagne in Francia, però, lo avevano detto settimane fa: i danni ci sono stati. E sono gravi.
E così, a una settimana di distanza dalle gelate che hanno colpito un po' a macchia di leoprado tutta l'Europa, emergono dati inquietanti. La regione di Aude, attorno a Narbonne, in Languedoc, è stata fortemente colpita. Sono tantissimi i vigneti andati completamente distrutti. Secondo Hervé Ligier, presidente di Aoc Arbois, tra il 30% e il 90% delle viti hanno subito danni nella denominazione, anche in Aoc Château-Chalon. “Con -2 ° C, i germogli non possono resistere”, ha detto. A Pouilly-sur-Loire, le temperature sono scese oltre i -5 ° C per sei ore. Dopo essere stato colpito dal gelo nel 2016, la regione torna nel dramma.
Le prime stime raccontano di una diminuzione del 30% della vendemmia 2017. A Montlouis, nella Valle della Loira, i viticoltori stanno facendo ancora la conta dei danni. Negli ultimi 5 anni, per ben tre volte i vigneron hanno perso tutto. O quasi. Per questo è scattata la mobilitazione con gli elicotteri in grado di “sparare” aria calda e con i fuochi accesi tra i filari per aumentare la temperatura. Qui stime ancora non precise. In Alsazia, i produttori avevano raccontato di non aver mai visto in vita loro, una gelata simile. E avvertono: “Il Gewurztraminer sopravvissuto porterà con sé sentori di tabacco essiccato”.
C.d.G.