Nuove aziende spuntano sull’Etna.
Il Vulcano ha un fascino immutato per chi vuol cimentarsi a fare vino. Il nuovo produttore si chiama Francesco Restivo. È un neofita con la “passionaccia” per il mondo di Bacco. Lui, 34 anni, nella vita fa il gioielliere a Catania, quarta generazione di una famiglia che la borghesia etnea conosce bene: il suo negozio con cento anni di attività è nel cuore del capoluogo etneo. Francesco Restivo ora è al timone di un progetto ambiziosissimo sul vino. Un progetto che è partito ben tre anni fa e che adesso noi possiamo raccontarvi. Venti ettari già acquistati, la parte centrale (12 ettari) in contrada Arcurìa, il resto disseminato tra altre contrade di pregio come Barbabecchi, Feudo di Mezzo ed altre ancora. L’età media dei vigneti è di 40 anni, il che lascia supporre che ci sono vigneti anche più vecchi. A regime sono già pronti 15 ettari, si parte con la prossima vendemmia. Il sessanta per cento è a bacca rossa. Il resto Carricante. Prime bottiglie nel 2024. Ieri Restivo era sull’Etna a visitare i suoi vigneti con Riccardo Cotarella. Perché sarà proprio Cotarella, conosciuto un mese fa, ad essere il suo winemaker. Racconta il nuovo vignaiolo: “Il mio è un innamoramento lungo. Arrivo al vino sull’onda della passione e della curiosità. Attratto da un mondo che su di me esercita un grande fascino. L’azienda porterà il mio nome. Ho cominciato tre anni fa acquistando un ettaro. Non mi sono fermato più e anche oggi sto continuando a cercare altri vigneti, vorrei arrivare a trenta ettari nelle zone migliori dell’Etna. E poi uscire tra due anni con due vini e man mano aggiungere altre etichette dai singoli vigneti che ho acquistato. È un investimento impegnativo ma davanti a un innamoramento…”.
Restivo non parla di cifre, ma un calcolo sommario, aggiungendo la cantina da 2.500 metri quadri che sarà realizzata in contrada Arcurìa, lì dove batterà il cuore dell’azienda, fa stimare un investimento ben superiore a tre milioni di euro. Riccardo Cotarella, l’enologo dei vip e presidente di Assoenologi raggiunto al telefono è in brodo di giuggiole: “Per me è un grande onore offrire il mio know how a Francesco. E poi sono felice di tornare a lavorare sull’Etna (dopo l’esperienza con Terrazze dell’Etna, ndr). Ho visto vigneti da urlo, il progetto di Francesco è ambizioso e il terroir offre tutti i requisiti per questo obiettivo. Ci divertiremo”. L’uva della prossima vendemmia sarà vinificata presso le cantine del cavaliere Francesco Tornatore. E poi dopo oltre un anno l’uscita sui mercati. E nel frattempo partiranno i lavori per la cantina. E non finisce qui. Francesco Restivo ha anche previsto il recupero di manufatti e la progettazione di spazi da costruire per la realizzazione di cinque suite con piscina che potranno essere pronte la prossima primavera. Il primo passo di un progetto tutto declinato sull’hospitality di lusso che viaggerà al fianco di quello dedicato al vino.
C.d.G.