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Scenari

Four Seasons, prossime aperture Roma e Venezia. E nei tre hotel di Milano, Firenze e Taormina si punta tutto sull’experience

16 Marzo 2024
Da sinistra Massimiliano Musato (General Manager Four Seasons Firenze), Massimiliano Musto (General Manager Four Seasons Taormina), Andrea Obertello (General Manager Four Seasons Milano) Da sinistra Massimiliano Musato (General Manager Four Seasons Firenze), Massimiliano Musto (General Manager Four Seasons Taormina), Andrea Obertello (General Manager Four Seasons Milano)

Firenze, Milano e Taormina, ma prestissimo arriveranno anche Venezia e Roma. La famiglia Four Seasons si allarga sempre più in Italia e nel 2025 partirà la gestione del Danieli di Venezia da parte dell’azienda canadese. Poi un nuovo hotel a Roma in via Conciliazione, a pochi passi dalla basilica di San Pietro. 

Hotel, quelli italiani, che si basano quasi completamente sull’experience e che sono diventati negli anni dei punti di riferimento, anche pensando all’offerta gastronomica. 

 

Four Seasons Firenze

Con 116 camere e 300 dipendenti a pieno regime nel periodo di alta stagione, il Four Seasons di Firenze è con il suo giardino un’istituzione nella città toscana. “Per il 2024 abbiamo tante novità ancora da svelare – racconta a Cronache di Gusto il direttore generale Massimiliano Musto – che si concentreranno principalmente nella seconda metà dell’anno. La Villa, il nostro secondo palazzo rinascimentale, riaprirà dopo una lunga fase di rinnovo con una nuova personalità”.

Il 2023 è stato per il Four Seasons Hotel Firenze un anno di completa ripresa dal periodo post Covid. La maggior parte dei clienti sono stati gli americani, ma numeri interessanti arrivano anche da inglesi, francesi, italiani, svizzeri e brasiliani. “L’Italia – continua Musto – e in maniera particolare Firenze, sta vivendo un periodo di grandissima attenzione a livello internazionale, e questo si rispecchia nelle prenotazioni di gruppi e ospiti sempre più interessati a vivere un’esperienza unica e personalizzata. Uno dei motivi per cui tanti ospiti continuano a scegliere la nostra proprietà è la combinazione unica di arte, storia, servizio eccellente e soprattutto un’approccio d’ospitalità empatico: la formula vincente per creare una connessione autentica con le persone che accogliamo, e farle sentire parte di un luogo speciale”. All’interno della struttura non manca l’offerta gastronomica con il ristorante stellato “Il Palagio” con i piatti della tradizione toscana, arricchiti con un tocco contemporaneo.

Four Seasons Milano

Personalizzazione del soggiorno e creazione del ricordo del viaggio: questo l’obiettivo della General manager Andrea Obertello, classe 1982 e definita la “Lady dell’ospitalità”. In pienissimo centro, in via Gesù, l’hotel conta 118 camere e 248 dipendenti ed è un’icona per il mondo della moda e degli eventi. “Nell’ultimo anno – racconta Obertello – si sono ridotti considerevolmente i viaggi d’affari a Milano e questo andamento ha portato il nostro hotel a registrare una clientela legata al business solo al 7% sul totale. La stragrande maggioranza è decisamente composta da turisti leisure”.

La struttura ha puntato negli ultimi tempi alla personalizzazione dell’esperienza, implementando così nuovi servizi come ulteriore personale nel sistema di chat online, reparto Guest relations, omaggi all’interno delle camere per i clienti.

Una struttura che punta ad attrarre i più giovani, soprattutto Millennials: “Offriamo servizi come speciali tour guidati della città dedicati al design, collaborazioni con artisti locali ed esperienze culinarie autentiche, collaborazioni e partnership con brand locali ed internazionali, influencers o organizzazioni culturali. I nostri clienti si aspettano sempre più risposte immediate e tramite qualsiasi tipo di mezzo comunicazione, ma che comunque siano altamente personalizzate in base alle loro richieste/preferenze e non automatizzate o robotiche”.

Intanto Four Seasons Milano punta molto anche sulla ristorazione e sul ristorante al suo interno, “Zelo”: “Abbiamo da poco presentato un nuovo menu dedicato al caviale disponibile al nostro ristorante; il locale è stato anche premiato come “Ambassador Calvisius”, un riconoscimento che Calvisius assegna ai ristoranti e agli chef che realizzano piatti con il caviale seguendo però la propria filosofia di cucina, sia a livello etico che creativo. Abbiamo inoltre accolto direttamente da Londra un nuovo Bar Manager, Nikos Tachmazis, che presenterà a brevissimo la sua signature cocktails list e sta già contribuendo a ridisegnare l’immagine del nostro Bar Stilla confermandolo come punto di ritrovo per i milanesi oltre che per gli ospiti dell’hotel”.

Four Seasons Taormina (San Domenico Palace)

E non da ultimo Taormina, il San Domenico Palace che ha appena riaperto per la stagione con 111 camere e 230 dipendenti. Estate che secondo il General manager Lorenzo Maraviglia sarà intensa di novità, dalle esperienze al food&beverage: “Avremo una nuova esperienza in elicottero che permetterà ai nostri ospiti di sorvolare Taormina e gli incantevoli borghi limitrofi, per poi perdersi nel blu intenso del Mar Ionio e infine atterrare presso una cantina. Una volta atterrati in cantina potranno godere di un aperitivo tra le vigne e poi una degustazione completa”.

La clientela principale è internazionale, molto spinta nel 2023 dal successo della serie tv The White Lotus, girata all’interno dell’hotel. “Grazie alla serie si sono rafforzati i mercati di punta che ci hanno seguito fedelmente dall’apertura come Four Seasons (nel 2021): Stati Uniti e Regno Unito e a questi possiamo dire che dall’anno scorso si sono aggiunti Australia e Brasile che hanno sicuramente incrementato i numeri delle nostre prenotazioni”.