(Lino Enrico Stoppani)
A Roma la Fipe, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, ha rinnovato i suoi organi dirigenti.
Lino Enrico Stoppani è stato riconfermato presidente dai vari delegati e rimarrà in carica per i prossimi cinque anni, garantendo così continuità a una gestione che nell’ultimo periodo ha ottenuto risultati importanti dal punto di vista sindacale, confermando la sua leadership nella rappresentanza del settore e diventando un qualificato punto di riferimento. Nel suo intervento, il Presidente ha infatti ricordato: “Fipe ha avuto la grande responsabilità e il merito di firmare il primo Contratto Collettivo e del Turismo, il primo che ha introdotto il concetto di scambio tra produttività e salario, fondato sull’inderogabile principio che prima di redistribuire la ricchezza bisogna crearla”.
Prosegue poi delineando quelli che per lui sono i temi identitari e fondamentali per la funzione di rappresentanza della Federazione: “Il ruolo di Fipe è decisivo in due settori complementari – Turismo e Filiera Agro-Alimentare – nei quali storicamente ci viene riconosciuta una forte funzione di attrazione, valorizzazione e promozione. All’attività di ristorazione va riconosciuto un ruolo nella conservazione identitaria e produzione culturale. Nello specifico, per quanto riguarda il turismo, occorre valorizzare il ruolo di ristorazione, intrattenimento e servizi balneari, decisivi per migliorare la soddisfazione dei turisti e favorire occasioni di spesa, generando ricchezza e posti di lavoro”.
Ideali e principi che da sempre vengono condivisi dall’Associazione Le Soste, presieduta da Claudio Sadler, già entrata a far parte della Fipe a maggio 2019, ma che in questo mese stringe ulteriormente i rapporti divenendo “Socio Aggregato” e impegnandosi ancora di più nella condivisione degli stessi valori, primi tra tutti la ricerca e la tutela della qualità, che affonda le radici nel patrimonio culturale dell’Italia. Il Presidente Sadler commenta: “Siamo davvero contenti di rafforzare e proseguire il nostro rapporto con la Fipe, consapevoli della concreta opportunità di poter così continuare a migliorare la visibilità della cucina italiana, delle sue eccellenze e, allo stesso tempo, delle sue esigenze”.
C.d.G.