Feudi di San Gregorio, Masi Agricola e Pasqua fanno il pieno con il primo “Basket Bond di filiera” da 21 milioni, lanciato da Cassa depositi e prestiti e UniCredit. Serviranno a finanziare i piani di sviluppo in Italia e all’estero delle imprese della filiera del vino.
I minibond, emessi singolarmente, pagano un tasso fisso tra il 2 e il 2,5% per le tre aziende, e hanno una durata di 7 anni. Cassa depositi e prestiti e UniCredit, agendo in qualità di anchor investor dell’operazione, hanno sottoscritto ciascuna il 50% dell’ammontare complessivo di queste prime emissioni del programma. Questo closing con focus sul settore vitivinicolo, dicono i promotori, sarà il primo di altre potenziali emissioni che potranno coinvolgere altre filiere strategiche dell’economia italiana. Secondo Lorenzo Tersi, ceo della società specializzata LT wine&food advisory, “questi strumenti innovativi sono funzionali al supporto della crescita per linee esterne e alle acquisizioni delle aziende. E’ lodevole che Cdp creda nella wine industry e la sostenga. Presumo che altri adotteranno questa forma di finanziamento nei mesi prossimi”.
Capaldo punta sulle bollicine
Antonio Capaldo, presidente di Feudi di San Gregorio, dichiara che “l’operazione ci rafforza nel programma strategico di crescita: non è facile, nel contesto attuale, guardare avanti e continuare a investire nella qualità dei prodotti e dei processi. In particolare, investiremo il 75% nel potenziamento produttivo del Dubl, il nostro spumante metodo classico, che ritengo possa crescere ancora di più di quanto fatto in passato. Il restante 25% nella tenuta di Bolgheri”.
Nel 2020 l’azienda campana ha realizzato ricavi per circa 25 milioni, in calo del 12%.
Pasqua accelera sui vigneti
Riccardo Pasqua, ceo di Pasqua Vigneti e Cantine, commenta che “l’emissione dei minibond imprimerà una forte accelerazione al robusto programma di investimenti a sostegno dei progetti più importanti del portfolio; dopo anni di vigorosa crescita, abbiamo piani di potenziamento del patrimonio vitivinicolo e tecnologico, oltre a una roadmap tesa a irrobustire e capillarizzare la presenza distributiva diretta sui mercati esteri strategici”. Nel 2019 Pasqua ha realizzato un fatturato di circa 55 milioni.
Masi cancella l’ipoteca
“Nell’ambito dell’emissione – sottolinea il ceo di Masi, Federico Girotto – è prevista la risoluzione del finanziamento ipotecario Contratto di filiera – Terre del Vino, accordato nel 2016 da Cdp e UniCredit e non ancora utilizzato da Masi, e la relativa cancellazione dell’ipoteca iscritta su alcuni immobili di proprietà di Masi a garanzia degli impegni derivanti da questo finanziamento”. L’anno scorso Masi Agricola, quotata in Borsa, ha registrato ricavi in calo del 19% a 51,7 milioni.
Emanuele Scarci