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Scenari

Famiglie dell’Amarone d’Arte, confermata la validità del marchio europeo

01 Febbraio 2018
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(Le Famiglie Storiche dell'Amarone)

 

Nuova pronuncia favorevole dell’Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale (Euipo) che ha confermato per la seconda volta la validità del marchio europeo “A Amarone Families – Famiglie dell’Amarone d’Arte” nelle classi 33 (vini) e 43 (ristorazione), respingendo la richiesta di annullamento presentata dal Consorzio Valpolicella.

Già nel luglio 2017, infatti, l’Organismo Europeo aveva rigettato un’analoga richiesta di annullamento, avanzata sempre dal Consorzio per lo stesso marchio, ma nelle classi 35 e 41. E' utile sottolineare ancora una volta, che in materia di Dop (Denominazione di Origine Protetta) la legislazione comunitaria è prevalente su quella nazionale di un Paese membro. In entrambe le pronunce il Consorzio opponente è stato condannato alla rifusione delle spese. Lo comunica con nota stampa l'Associazione Le Famiglie Storiche che raggruppa 13 marchi storici di Amarone (Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Torre d’Orti, Venturini, Zenato), in questi giorni in tour in Canada e Stati Uniti a celebrare il vino icona della Valpolicella.

“E’ una riconferma che il marchio europeo e il bollino con la dicitura “Le Famiglie dell’Amarone d’Arte” sono perfettamente validi e quest’ultima decisione EuipoO rafforza la nostra posizione non solo a livello europeo, ma anche di fronte alla Corte di Appello di Venezia – dichiara la Presidente, Maria Sabrina Tedeschi – Data la validità e l’esistenza di diritti per lo stesso segno in ambito europeo, questa decisione legittima ulteriormente la nostra richiesta avanzata presso il Giudice Italiano d’Appello (Corte d’Appello di Venezia) di sospendere fin da ora l’esecutività del provvedimento negativo emesso in un primo momento dal Tribunale. Accogliamo con soddisfazione la decisione della sede Europea che conferma come le Famiglie Storiche seguano modalità e tecniche considerate corrette. Mi preme sottolineare proprio questa assoluta correttezza della nostra Associazione la quale, benché vittoriosa in ambito europeo e quindi legittimata comunque a utilizzare il relativo marchio e bollino del tutto uguali a quello italiano, ha scelto (nell’attesa della decisione di appello pendente presso la Corte di Venezia) la strada del rispetto per la decisione italiana al fine di non creare sterili polemiche che si sarebbero dirette a danno della Denominazione”.

E’ sempre vivo l’auspicio di trovare nel Consorzio di Tutela della Valpolicella, che deve operare “erga omnes”, la positiva volontà di coinvolgere e ricomporre le differenti anime che, nel rispetto del disciplinare, s’impegnano per produrre, diffondere e valorizzare nel mondo il vino Amarone della Valpolicella, una delle eccellenze più rappresentative del nostro Paese.

C.d.G.