Una quota di mercato del 29,2% e un fatturato pari a 1,5 miliardi di dollari.
L'Italia si conferma primo fornitore di vini degli Stati Uniti. Un primato che inorgoglisce la produzione nazionale e che è stato pubblicato dal Us Department of Commerce, e annunciato dall'Ice. Il vino del Bel Paese ha saputo vincere l'agguerrita concorrenza che vede arrivare nella piazza statunitense etichette da tutto il mondo e di tutte le tipologie. Il main competitor del Vecchio Continente si piazza al secondo posto. La Francia rimane dietro l'Italia con 1,4 miliardi di dollari, detenendo una quota del 27,2%. Segue l'altro Paese di vino di riferimento per il mercato Usa, l'Australia. Si attesta come terzo con un valore di 0,5 miliardi di dollari. Il trend però è negativo, in calo rispetto al 2010: la quota da 14,4% è scesa a 10,6%.
Si beve quindi italiano oltreoceano. Gli spumanti sono i vini che si sono stappati di più. L'esportazione che riguarda questa tipologia ha raggiunto i 187,7 milioni di dollari. E' cresciuta rispetto al 2011 del 5,6%. E sono proprio le bollicine Made in Italy che stanno conquistando i wine lovers, poiché la tendenza totale degli spumanti importati dai diversi Paesi rivela un calo dello 0,9 %. La Francia rimane il primo fornitore ed occupa una quota di mercato del 65%, precedendo l’Italia che possiede invece il 24,1%.
Maria Giambruno