Nel primo trimestre 2017 l'export del Prosecco si è attestato a 383.000 ettolitri per un controvalore di 149 milioni di euro continuando il trend positivo registrato per tutto il 2016.
Il peso di questo prodotto sul totale export spumanti è superiore al 50%, mentre sul totale export Italia la quota è dell’8% a volume e dell’11% a valore. Sono i dati comunicati dal Corriere Vinicolo e dall'Istat. Prima destinazione in volume e valore è il Regno Unito, che genera un fatturato di 57 milioni di euro, equivalenti a una quota di quasi il 40% sul totale. Secondi sono gli Stati Uniti che con 42 milioni di euro generati a marzo detengono una share sul totale di poco meno del 30%. Segue, ma a grandissima distanza, la Germania, con il 5% (ricordiamo che qui si parla solo di spumante, mentre il mercato tedesco assorbe anche grandi quantitativi di Prosecco frizzante).
Francia, Belgio, Canada e Svizzera chiudono il cerchio delle prime 7 destinazioni con quote tra il 3% e il 2,5%. In totale, questi 7 mercati fanno l’83% del totale (85% a volume), con i soli primi due – Gran Bretagna e Stati Uniti – al 66%. Queste graduatorie ovviamente, essendo relative a una frazione d’anno, possono essere suscettibili di variazioni anche importanti nel corso dei prossimi mesi. A livello di macrodestinazioni, infine, il 60% del fatturato e del volume del Prosecco spumante è generato nell’Unione europea.
I DATI DELL'ESPORTAZIONI