I dati del secondo trimestre del 2024 confermano la crescita del comparto agroalimentare italiano sui mercati esteri, attestandosi a un +7,4% rispetto allo stesso semestre del 2023: +3,4% per il settore agricolo e +8,1% per il comparto alimentare e delle bevande.
I principali Paesi di destinazione restano sostanzialmente immutati: Germania (5,2 MLD€), Stati Uniti (3,8 MLD€), Francia (3,7 MLD€) e Regno Unito, con 2,3 MLD€ a prezzi correnti; seguono più distanti Spagna, Paesi Bassi, Svizzera e Austria.
Se i dati del comparto agroalimentare nel suo complesso sono molto confortanti, lo stesso possiamo dire di quanto rilevato nell’ultimo Monitor dei Distretti Agroalimentari italiani, redatto dal Research Department di Intesa Sanpaolo, in cui i distretti analizzati rappresentano il 44% del totale agro-alimentare italiano in termini di valori esportati.
I primi sei mesi dell’anno hanno consentito di raggiungere oltre 14 miliardi di euro di esportazioni a valori correnti, il 6,5% in più (ossia 857 milioni) rispetto alla prima metà del 2023.
Anche in questa analisi la Germania si conferma il primo partner commerciale (+3,4% tendenziale), così come per gli Stati Uniti dove registriamo incrementi a doppia cifra (+16,2%); bene anche i flussi destinati alla Francia (+3,6%), mentre resta stabile il Regno Unito (+0,5%). Per quanto riguarda le economie emergenti, che rappresentano il 20% del totale delle esportazioni distrettuali agroalimentari, vanno segnalate Polonia (+11,4%), Repubblica Ceca (+13,8%) e Romania (+13,4%).
La filiera che rappresenta circa un quarto del totale dell’export dei distretti agroalimentari, quella dei distretti vitivinicoli, nel primo semestre 2024, chiude sostanzialmente invariata con quasi 3,3 miliardi di export (+0,7% tendenziale). Diverso il ritmo della filiera della pasta e dolci, che realizza quasi 2,3 miliardi di export (+6,2% rispetto allo stesso periodo del 2023). Non da meno la filiera delle conserve contribuisce positivamente a questa dinamica, con un +5,8%, corrispondente a un incremento di 88 milioni di euro.
Se la filiera delle carni e quella del lattiero caseario di mantengono positive (rispettivamente +3,8% e +4,1%), è quella dell’olio la filiera che contribuisce maggiormente alla crescita delle esportazioni: 390 milioni di export in più (+59%), di cui 293 realizzati dal solo distretto dell’Olio toscano.
Alla luce di questi dati, Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, sottolinea come “anche nel 2024 il settore agroalimentare sia strategico nel valorizzare le produzioni italiane sui mercati esteri, grazie a una qualità particolarmente apprezzata e ricercata, che richiede il nostro sostegno e la nostra tutela. Intesa Sanpaolo ha infatti risposto a questa esigenza destinando 15 miliardi di euro al solo comparto agroalimentare nell’ambito del piano Il tuo futuro è la nostra impresa e del Programma Agribusiness. Una serie di soluzioni e servizi pensati per favorire lo sviluppo sostenibile e l’innovazione delle imprese, incluse quelle siciliane: un passaggio ormai imprescindibile per competere e affermarsi con successo in Italia e nel mondo”.