È stato il Soave il vino veneto più richiesto nel padiglione “Vino – a taste of Italy” ad Expo 2015.
Conclusa la fase delle celebrazioni e stilati i bilanci del post Esposizione Universale, dalle analisi fornite da Veronafiere, si evince che il Soave Bertani Elvegro è stato il vino veneto più bevuto nei sei mesi di Expo.
Il padiglione “Vino – a taste of Italy”, già premiato col Class Expo Pavillion Heritage Awards per il miglior padiglione di un Unico Prodotto Alimentare, ha di fatto donato uno spaccato originale dell’Italia del vino in tutte le sue eccellenze, informando ed incuriosendo visitatori italiani e stranieri.
Nei 184 giorni di esposizione permanente sono state 2.000 le aziende suddivise per 24 aree tra regioni, territori o consorzi.
3.600 i vini rappresentati per 150.000 bottiglie; oltre 1.200 postazioni di d’assaggio per 800.000 degustazioni suddivise tra “Enoteca del futuro”, Biblioteca del Vino, “Vino is aperitivo”, eventi, seminari, wine tasting e visite di delegazioni internazionali. Sono stati 500 gli eventi promossi nelle sale Convivium e Symposium, a fronte di 2,1 milioni di visitatori in sei mesi, di cui il 30% ha scelto di degustare i vini presenti.
“In un contesto così ricco e competitivo – sottolinea Aldo Lorenzoni, direttore del Consorzio del Soave – ci riempie di soddisfazione il fatto che sia un Soave il vino veneto più richiesto. Abbiamo fatto una mirata attività di comunicazione, parlando sia ai tecnici del settore sia agli appassionati. Abbiamo raccontato il nostro vino attraverso il suo territorio, la sua origine vulcanica, il suo terroir unico e non clonabile. Questo risultato ci mostra che siamo sulla via giusta e che proprio da qui si deve proseguire”.
Si tratta di un risultato particolarmente lusinghiero per il Soave se si considera che, dati alla mano, le degustazioni totali hanno visto in cima alle preferenze il vino rosso, scelto dal 46,4% dei visitatori, seguito dal vino bianco che è stato richiesto dal 28,2%, e dagli spumanti, richiesti dal 19,7%. A fronte quindi di una generale prevalenza dei rossi su scala nazionale, per definizione più possenti e strutturati, nel Veneto viene premiata la freschezza e la mineralità del Soave che si conferma così il vino bianco fermo più rappresentativo d’Italia.
C.d.G