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Scenari

Eurispes, in Italia aumentano i vegetariani e i vegani

31 Gennaio 2020
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di Manuela Zanni

Interessante fotografia quella scattata dal rapporto Eurispes 2020 pubblicato lo scorso 30 gennaio.

A dispetto di quanto si possa immaginare (o di quanto fino ad oggi sia convenuto fare credere) in Italia i vegetariani costituiscono il 6,7% della popolazione mentre l'8,9 della popolazione dichiara di essere vegano. Altrettanto degno di nota è la crescente richiesta di cibo a domicilio che sembra andare di pari passo con l'aumento per la  curiosità per nuovi cibi, come quelli a base di cannabis (recentemente normati). Secondo le indicazioni arrivate all'Istituto di ricerca, vegetariani e vegani risultano in aumento rispetto al 2019 e al 2018, quando risultavano rispettivamente il 7,1% e il 7,3% della popolazione e, a variare anche le  motivazioni alla base della scelta alle quali, accanto alla salute e al benessere  fondamentali per il 23,2% degli intervistati, si aggiungono, quasi a pari merito, l'amore e il rispetto nei confronti del mondo animale considerati determinanti per la propria scelta per il  22,2% del nutrito popolo veg.

In particolare pioniere di nuovi regimi alimentari sono prevalentemente le donne. Il 5,8 di loro si dichiara vegetariana (contro il 5% dei maschi) e il 2,8% vegana (contro l’1,1% degli uomini). Dal punto di vista geografico, poi, ci sono più vegetariani e vegani nel nord Italia rispetto al centro e al sud, mentre le due regioni con il maggior numero di vegetariani sono Sicilia e Sardegna. In ultimo, non per importanza, un dato interessante rispetto al 2018 riguarda la suddivisione per fasce di età che vede in prima linea schierati  i 35-44 enni con il 7,1% di vegetariani e 2,2% di vegani mentre i 18-24enni li seguono con  il 3%. Ancora più interessante è il boom dei vegani over 65 che oggi equivale al 2,5% del campione esaminato a fronte del 4,7% di loro vegetariano. Non cedono alle “mode” veg gli over 65 in cui vi è la percentuale più alta di onnivori di tutti i gruppi di età.

Di pari passo il trend salutista si fa largo anche in altre scelte come quella compiuta dal 18,7% del campione che predilige un'alimentazione priva di lattosio e  il 14,6% consuma cibi gluten-free. In aumento anche le ordinazioni del cibo a domicilio e dei prodotti industriali semi-cucinati  che fotografa un  70,3% di  italiani che riscoprono il piacere del focolare domestico. Tra i nuovi trend si fa strada  il consumo di cibi alla cannabis che incuriosisce, secondo Eurispes, il 23% degli intervistati, a fronte del 16, 4 % che li ha già provati almeno una volta e il 5,1% che li ha già inseriti nella propria alimentazione. In un momento di forte incertezza e allarme  alimentare a livello mondiale, il dato che conforta è, dunque, l'attenzione sempre più vigile riservata, non solo alle tematiche salutistiche legate al benessere personale, bensì l'importanza destinata alla tutela ambientale e alla salvaguardia del Pianeta che passa, inevitabilmente, attraverso quella del mondo animale di cui l'uomo, volente o nolente, deve ammettere e accettare di fare parte.