Nicoletto il 31 gennaio lascerà Santa Margherita. Al suo posto dovrebbe arrivare Beniamino Garofalo
(Ettore Nicoletto)
di Emanuele Scarci
Ettore Nicoletto lascia Santa Margherita e si accasa con la famiglia Angelini. Dopo la separazione consensuale con i Marzotto del 15 ottobre scorso (ne parlavamo in questo articolo>), il top manager ci ha pensato un paio di mesi prima di decidere quale offerta accettare: alla fine avrebbe optato per Bertani Domains.
Non è una notizia ufficiale: l'azienda tace e Nicoletto non solo non rilascia dichiarazione, ma è irraggiungibile. Tuttavia il tam tam è partito già dall'inizio di dicembre e, oggi, fonti solitamente ben informate assicurano che il manager veneto, dopo un recente tour in Santa Margherita Usa, il prossimo 31 gennaio dovrebbe lasciare il suo posto a Fossalta di Portogruaro. Per sostituirlo sarebbe pronto Beniamino Garofalo, ex direttore generale di Cantina Ferrari della famiglia Lunelli, attualmente impegnato in Santa Margherita Usa.
Nicoletto lascia il gruppo Santa Margherita dopo una cavalcata di 16 anni. 56 anni, il top manager inizia la carriera da Zonin fino alla poltrona di direttore export. Nel 2004 approda in Santa Margherita, nel 2005 è nominato direttore generale e nel 2008 amministratore delegato. Prende la società che fattura 88 milioni (di cui 53 di export) e la porta, nel 2018, a 177 milioni (di cui 109 di export), con un margine operativo che arriva al 34% nel 2016 e poi si assesta al 29% nel 2018.
Nicoletto, appassionato di golf e di enduro, ha trasformato e internazionalizzato il gruppo veneto grazie anche alle ingenti risorse della famiglia Marzotto. Santa Margherita si è sviluppata sia sul piano geografico che su quello distributivo attraverso l’acquisizione di nuove aziende a Conegliano Valdobbiadene, in Lugana e in Sardegna. Inoltre ha guidato la nascita e il successo di Santa Margherita Usa, un’operazione che vale 100 milioni di dollari di fatturato. Cosa lo aspetta da Bertani? Innanzitutto Nicoletto sostituirà il quasi 75enne Emilio Pedron. Bertani è controllata dalla holding Angelini, un colosso da 1,7 miliardi di ricavi, attivo nella farmaceutica, nel personal care, nella meccanica e nel vitivinicolo.
Bertani Domains controlla 6 cantine, con 460 ettari vitati e una produzione di 3,7 milioni di bottiglie l’anno. Nel 2018 ha realizzato ricavi per 26 milioni (oltre la metà all'estero) e un utile di appena 176 mila euro. Numeri e dimensioni molto distanti da Santa Margherita, ma si tratta pur sempre di vini rinomati e cantine prestigiose: Amarone, Brunello, Verdicchio (di Fazi Battaglia), Chianti Classico, Montepulciano.