Più 30 per cento di tutto il vino imbottigliato in un solo anno; il boom del Bianco Superiore che dal 2021 al 2022 registra un più 67 per cento dal 2021 al 2022; un calo della tipologia Rosso Riserva; un più 30 per cento del Rosso e un più 30 per cento del Bianco.
Sono i numeri folgoranti della Doc Etna che registra ancora una crescita, per certi aspetti, esponenziale. Si tratta dei dati elaborati dal Consorzio di tutela sulla base delle certificazioni gestite dall’Irvo e aggiornate al 31 dicembre scorso, dati che prendono in considerazione l’intero anno 2022 confrontato con i precedenti tre, fino al 2019. A febbraio avremo quelli sui vigneti rivendicati (l’anno scorso si sono attestati a 1.118 ettari) ma intanto gli amanti delle cifre possono sbizzarrirsi e attestare l’exploit dell’Etna. Il numero di bottiglie supera adesso quota 5 milioni e 800 mila bottiglie, aggiungendo un milione e 300 mila bottiglie al numero del 2021 (erano quattro milioni e mezzo). In percentuale fa circa il 30 per cento in più. Un balzo che compensa e sopravanza il decremento registrato nel 2020 quando a causa della pandemia la crescita ormai senza soste dell’Etna si era concessa una pausa.
Cresce in modo esponenziale, seppure con numeri assoluti ridotti, il numero di bottiglie di Etna Bianco Superiore, ben più 67 per cento, una doppia cifra che conferma il grandissimo interesse per questa menzione prodotta, secondo disciplinare, nell’unico territorio possibile del vulcano, il comune di Milo. Con 746 ettolitri si sfiorano infatti le centomila bottiglie. Trend di crescita pressoché uguali, circa il 28 per cento in più per l’Etna Bianco e per l’Etna Rosso. Quest’ultimo poi fa da solo oltre il 50 per cento dell’intero imbottigliato a marchio Doc Etna con oltre tre milioni di bottiglie. Mentre registra un calo la tipologia Etna Rosso Riserva, un decremento che potrebbe essere dettato dai ritardi nell’imbottigliamento (può essere messo in commercio a quattro anni dalla vendemmia), dal calo di produzione del 2020 o ancora da altre ragioni di carattere commerciale (è una tipologia che ha un suo appeal?). Ma in termini assoluti parliamo di appena 146 ettolitri, poco meno di ventimila bottiglie. Crescita a doppia cifra tra il 2022 e il 2021 anche per le bottiglie di Rosato, più 45 per cento mentre quelle di Spumante Bianco registrano un più sei per cento. Cala invece lo Spumante Rosato di circa il venti per cento, un decremento che forse può essere una indicazione che arriva direttamente dal mercato. I numeri confermano in ogni caso il folgorante stato di salute del vino dell’Etna. Una crescita esponenziale che ha comunque bisogno di grande attenzione e di una governance oculata. Vietato dormire sugli allori. Anche per un terroir come questo.
C.d.G.