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Scenari

Etna Doc, forte calo della produzione di uva: -42 per cento

21 Febbraio 2024
L'Etna - ph Johnny_Fotografico da Pixabay L'Etna - ph Johnny_Fotografico da Pixabay

Arrivano un po’ di numeri dalle vendemmie dello scorso autunno da alcuni territori del vino. L’Etna ha registrato un meno 42 per cento rispetto all’annata 2022. Un dato così non si ricorda negli anni, forse lustri, più recenti. In termini assoluti si parla di 50 mila quintali di uva contro gli 84 mila dell’anno scorso. Una produzione quasi dimezzata. Non è noto ancora quali siano le percentuali di calo tra uva a bacca bianca e uva a bacca rossa, tra Carricante e Nerello Mascalese, per intenderci. Ma è fin troppo chiaro che la peronospora e il clima hanno giocato un ruolo determinante che ha portato a questi numeri così poco favorevoli. D’altra parte, girando per cantine e parlando con i produttori dell’Etna nelle scorse settimane, si annotavano già queste prospettive. Una stagione da dimenticare dal punto di vista quantitativo mentre da quello qualitativo bisognerà aspettare ancora qualche tempo. Perché si sa, l’Etna ha regalato grandi vini dopo molto tempo anche in annate giudicate sfavorevoli. Il calo produttivo del 2023 porterà ad altrettante bottiglie di Etna Doc in meno? Il calo ci sarà, è indubbio, ma in questo caso gioca anche l’uscita in commercio in tempi più lunghi di annate giacenti in cantina. Ma è certo che non si raggiungeranno le sei milioni di bottiglie dichiarate nel 2023. Come in un contrappasso dantesco infatti l’anno del record di bottiglie fa da contraltare alla vendemmia più scarsa degli ultimi anni. Il vino è anche questo.