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Scenari

Etna Doc, crescita esponenziale dei vigneti Per chiedere l’ “Erga omnes” il traguardo è vicino

10 Maggio 2016
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(Giuseppe Mannino, presidente del consorzio Etna Doc)

Manca davvero poco. Forse meno di una dozzina di produttori. Poi il consorzio Etna Doc avrà tutte le carte in regola per poter chiedere sia al Ministero della politiche agricole che all’assessorato siciliano all’Agricoltura il riconoscimento dell’Erga Omnes.

Entro la fine del mese, il presidente del consorzio Etna Doc Giuseppe Mannino dovrebbe convocare un’assemblea, nella quale comunicherà il raggiungimento dei numeri necessari: più del 40 per cento dei produttori viticoli della zona dell’Etna Doc sono iscritti al consorzio ed oltre il 66 del vino prodotto, viene etichettato come Etna Doc. Insomma, le due condizioni essenziali. L’Erga Omnes è davvero ad un passo. E sarà un riconoscimento importante che aiuterà sia la tutela del marchio che la promozione dei vini di un territorio in costante crescita esponenziale.

Proprio i dati sull’accrescimento del vigneto Etna Doc sorprendono. Lo scorso anno, nel 2015, erano 751 gli ettari vitati che ricadevano all’interno del territorio della Doc. Se si pensa che nel 2013 erano 360, il calcolo è presto fatto, visto che gli ettari sono più che raddoppiati nel giro di 36 mesi. E sull’Etna, gli ettari complessivi che comprendono anche i vigneti fuori dalla Doc in totale sono poco più di 1.500. Ma la crescita non si ferma. Visto che entro l’anno, attraverso i diritti di reimpianto, dovrebbero arrivare sul territorio dell’Etna Doc altri 100 ettari. Ed una cinquantina di ettari di diritti, sono conservati nei cassetti e pronti ad essere immessi, per far sfiorare quasi quota mille ad un territorio sempre più interessante e sempre più appetibile.

C.d.G.