“Le etichette nutrizionali che rischiano di affermarsi nell’Unione Europea sotto la spinta delle multinazionali bocciano ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop/Igp) che la stessa Unione europea dovrebbe invece tutelare e valorizzare.
E’ quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per l’iniziativa italiana che assieme ad altri sei Paesi (Repubblica Ceca, Cipro, Grecia, Ungheria, Lettonia e Romania) propone, in un documento per il Consiglio dei ministri dell’agricoltura in programma lunedì prossimo, di escludere i prodotti Dop e le Igp e i prodotti mono-ingrediente come l’olio d’oliva dall’etichetta nutrizionale europea, che dovrà tenere conto delle linee guida dietetiche di ciascun paese. A rischio ci sono 28 miliardi delle esportazioni agroalimentari Made in Italy nell’Unione Europea tra i quali si contano una rilevante presenza di prodotti, dai formaggi all’olio fino ai salumi Dop ingiustamente penalizzati dal nuovo sistema. L’ etichettatura nutriscore, come quella a semaforo adottato in Gran Bretagna influenzano il consumatore, con un bel verde, a scegliere prodotti con ingredienti di sintesi e a basso costo spacciandoli per più salutari. Un sistema fuorviante, discriminatorio ed incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.
Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate. Per questo è importante il via libera dell’Unione europea dello scorso 28 luglio 2020 al sistema di etichettatura nutrizionale Fop (Batteria) proposto dall’Italia. Non è un caso che al fianco dell’Italia sotto la spinta della Coldiretti si sono schierati gli agricoltori europei e le loro cooperative riunite nel Copa e Cogeca, in vista della proposta della Commissione Europea sul tema prevista nel 2022, dopo che nel 2021 sarà condotto uno studio di impatto, nell’ambito della Strategia Farm to Fork.
C.d.G.