Un incontro cordiale, a tutto tondo, teso a proseguire il confronto su temi sensibili e nevralgici per il futuro della filiera alimentare italiana e delle agricolture europee nella più complessiva cornice della Politica Agricola Comune e delle due strategie Farm to fork e biodiversità.
Si è conclusa con il bilaterale con il Ministro francese Julien Denormandie la due giorni a Coblenza, in occasione dell’Agrifish informale, della Ministra Teresa Bellanova. In vista di un possibile accordo a breve degli Stati membri sulla Pac post 2020 i due Paesi hanno passato in rassegna i punti ancora aperti, come l’auspicata semplificazione del sistema e le questioni ambientali. Confronto costruttivo anche sulle possibili azioni a favore di vino, olio e aumento della produzione di proteine vegetali nella Unione europea.
“L’Italia condivide gli ambiziosi obiettivi ambientali delle Strategie “dal campo alla tavola” e biodiversità”, ha sottolineato dunque Bellanova nel corso dell’incontro, “ma rimaniamo perplessi su eventuali raccomandazioni della Commissione per l’attuazione di obiettivi quantificati a priori per tutti, in contraddizione con l’approccio dal basso verso l’alto che dovrebbe ispirare la nuova Pac e con il principio di sussidiarietà per gli Stati membri”.
Nel corso del confronto, inoltre è stato affrontato anche il tema etichettatura d’origine obbligatoria ed etichettature nutrizionali. Quanto alla prima, il ministro ha voluto sottolineare la piena convergenza tra Italia e Francia. “Siamo pronti – ha affermato – a collaborare con la Francia per arrivare quanto prima a scelte più coraggiose da parte della Commissione”. Sulle etichettature nutrizionali, viceversa, Bellanova ha voluto riaffermare la posizione italiana. “Non è un segreto – ha evidenziato – che Italia e Francia siano su posizioni molto diverse, ma ribadisco la nostra posizione. La lotta alle malattie e la promozione di stili alimentari sani richiede un approccio multidisciplinare, incentrato sul concetto di “dieta salutare”. Classificare il valore nutrizionale di un prodotto con un colore è a nostro avviso un errore, una semplificazione eccessiva che peraltro non tiene conto delle quantità consumate, e una mancanza di trasparenza, visto che il consumatore ignora l’algoritmo alla base dell’assegnazione dei colori. L’obiettivo di un’etichettatura armonizzata UE dev’essere quello di fornire gli strumenti adatti a sostenere scelte informate, non di indirizzare il consumatore verso alcuni prodotti.
“Riteniamo poi vitale – ha detto ancora il ministro – tutelare appieno i prodotti importanti per la Dieta mediterranea e per le altre diete tradizionali, alcuni dei quali rappresentano l’eccellenza dell’export agroalimentare europeo. In questo senso, insisteremo affinché i prodotti Dop e Igp vengano esclusi dalle future norme europee. Proprio In linea con questi principi, abbiamo sviluppato in Italia il sistema NutrInform Battery. Una proposta in cui crediamo e ne sosterremo con determinazione i presupposti, sin dal dibattito che la Presidenza tedesca ha promosso in vista dell’adozione di Conclusioni del Consiglio in dicembre”. Breve cenno, infine, all’imminente Presidenza italiana del G20, su cui da parte francese è stata assicurata massima collaborazione.
C.d.G.