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Scenari

Enrico Bartolini firma la cena di gala della Prima della Scala: “Il mio omaggio a Giuseppe Verdi”. E i panettoni…

30 Novembre 2023
Teatro alla Scala di Milano Teatro alla Scala di Milano

Sarà il Don Carlo di Giuseppe Verdi, con la prima in programma il 7 dicembre, ad inaugurare la stagione 2023/2024 del Teatro alla Scala. Un evento di portata internazionale che – ed è una delle rare volte -, forse vedrà il palco reale un po’ sguarnito visto che avrebbero dato forfait sia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che il presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Però ci sono due certezze: la “prima diffusa”, uno dei palinsesti storici del Comune di Milano, con proiezioni in 35 luoghi della città; e, poi, il panettone Giovanni Cova & C, altro riferimento storico meneghino, punto di riferimento nell’ambito dell’arte dolciaria dei lievitati. Con i suoi panettoni, lo storico brand milanese che nel 2000 è stato acquisito dalla famiglia Muzzi, pasticceri di Foligno dal 1870 e proprietari di Idb Group, di quest’anno assicurerà un Natale sulle note di Giuseppe Verdi perché, per celebrare il 210° anniversario verdiano, propone la collezione Natale dei dolci lievitati dedicati proprio ad una delle grandi glorie italiane. E, per fare questo, i Muzzi hanno scelto di fare l’elogio all’arte e alla bellezza della musica lirica siglando una nuova collaborazione culturale con l’Archivio Storico Ricordi, custode della più importante raccolta musicale privata del mondo.

“Il percorso di celebrazione delle eccellenze milanesi, l’arte dolciaria da un lato, e quella musicale dall’altra, è iniziato nel 2017, grazie ad una convergenza d’intenti, volta a valorizzazione il patrimonio artistico e musicale del nostro paese, raccontando alcuni dei più importanti frammenti della storia italiana e dei suoi illustri personaggi. Quest’anno prosegue con un tributo ad uno dei più celebri maestri del melodramma di tutti i tempi”, ha sottolineato Andrea Muzzi, che ha voluto presentare l’iniziativa e la linea panettoni dedicati a Verdi, nella camera che il Grand Hotel e de Milan riservava al grande musicista. E, così, Giovanni Cova & C., continua a rispettare l’antica ricetta milanese con una passione minuziosa per incarti raffinati ed esclusivi, dà vita alla speciale collezione Natale Giuseppe Verdi dove bontà e arte si fondono all’unisono. La collezione offre sei proposte di gusto, tra cui l’immancabile panettone classico con uvetta e canditi, presentato in tre diverse confezioni: incartato a mano, in un’elegante latta o nella scatola regalo. Per chi predilige gusti più ricchi, c’è il panettone farcito con crema di “pistacchio verde di Bronte Dop”, la variante con pere e cioccolato e il morbido pandoro. Quest’anno, per gli amanti dei sapori intensi, Giovanni Cova & C. ha studiato nuove proposte gourmet come il panettone con fragole, cioccolato bianco e pepe verde e il panettone al cremino con gocce di cioccolato bianco, farcito con gianduia e ricoperto di cioccolato fondente e granella di cacao. Ogni variante di gusto è avvolta da una raffinata confezione che trova ispirazione dai figurini dei costumi delle opere verdiane realizzati dalla metà dell’Ottocento agli inizi del Novecento. Gli incarti esplodono i dettagli cromatici e i preziosi particolari di stoffe e gioielli, scelti fra quelli disegnati dai più rinomati costumisti dell’epoca: dalle Odalische create da Damore per Il Corsaro del 1848 ai costumi di Luigi Bartezago per I Vespri Siciliani ai Generali della prima scaligera di Aida del 1872 di Girolamo Magnani alla Principessa Eboli di Alfredo Edel per il Don Carlo, fino alla Dama di Un Ballo in maschera disegnata da Giuseppe Palanti per una ripresa scaligera del 1903. Le rielaborazioni grafiche dei bozzetti, così come quella dell’iconico ritratto di Giuseppe Verdi apposto sugli incarti, sono state possibili grazie al sodalizio con l’Archivio Storico Ricordi, depositario di una straordinaria raccolta di documenti musicali: partiture, lettere, bozzetti e figurini, libretti, foto d’epoca e i manoscritti originali di 23 delle 28 opere di Giuseppe Verdi. L’omaggio di Giovanni Cova & C. al Maestro continua anche all’interno degli incarti stessi. Ogni gusto di panettone, racchiude, nella propria confezione, una riproduzione in formato cartolina di cinque diversi acquerelli realizzati dal celebre illustratore Leopoldo Metlicovitz che ci restituisce le atmosfere di Villa Sant’Agata, l’amata residenza di Verdi. Questi schizzi, che hanno come protagonisti lo stesso Verdi e la sua tenuta, sono nati da una visita di Metlicovitz nell’estate del 1900 insieme a Giulio Ricordi con la moglie Giuditta Brivio e il soprano Teresa Stolz. Ogni confezione contiene anche un segnalibro che riproduce il ritratto sorridente di Giuseppe Verdi e la sua firma augurale, tratta da una delle oltre 1.700 lettere e biglietti autografi del Maestro conservati in Archivio.

Intanto, sabato 2 dicembre, lo spazio Cova di Via Cusani 10, regno indiscusso del “Panetùn de Milan” – come confermato dall’iconico soffitto colmo di panettoni – dalle 15 alle 20, si trasforma in un laboratorio creativo dove Anna Benvenuto, giovane creativa e fondatrice di Linea Daria, personalizzerà in diretta le limitatissime scatole di latta del panettone Giovanni Cova & C. Libbra Milanese. Per questa inedita collaborazione, il brand di lievitati sceglie il panettone classico da 1120g perché emblema dell’arte pasticciera milanese e gioca, attraverso lo spiritoso manifesto “Che sbatti il Natale (senza te)”, con quella milanesità contemporanea che oggi incontra e si mescola a quella delle tradizioni. La romantica ironia di Linea Daria si unisce, dunque, al sapore autentico del Natale in una limited edition che diventa ancora più unica. Infatti, l’artista-influencer sarà a disposizione di tutti i clienti del bistrot-pasticceria per un’ulteriore personalizzazione della speciale confezione che si arricchirà di un verso “scritto a mano” del tutto personale – poetico, pungente, saggio o dissacrante – per chi vuole sorridere, provocare una reazione (positiva) o semplicemente far riflettere.

La cena di gala affidata al pluristellato Enrico Bartolini

E sarà Enrico Bartolini a firmare, di nuovo, il menu della Cena di Gala che si terrà alla Società del Giardino il prossimo 7 dicembre al termine della Prima che aprirà la stagione scaligera 2023. Come già nel 2019, infatti, lo Chef è stato scelto da Caffè Scala per la realizzazione della Cena con la C maiuscola, la più importante dell’anno per la città di Milano che si tiene, secondo tradizione, nel giorno di Sant’Ambrogio. In omaggio al grande compositore Giuseppe Verdi, Chef Bartolini ha creato un menu che celebrerà con modernità la cucina delle terre verdiane, interpretando antichi sapori e ingredienti del territorio con la raffinata visione contemporanea che caratterizza la sua cucina.

“Sono onorato – commenta Enrico Bartolini – di essere stato nuovamente coinvolto da Salvatore Quartulli, anima di Caffè Scala, in un evento così prestigioso. Con Davide Boglioli, Executive Chef del nostro ristorante tre stelle al Mudec, abbiamo studiato un menu che potesse raccontare la grande tradizione gastronomica italiana attraverso la tipicità di una terra generosa come l’Emilia e alcuni tra i piatti più amati da Verdi. Il tutto con il prezioso contributo di Edoardo Montagni, il nostro chef per gli eventi e Davide e a Federico Pignatelli, event manager, che insieme a Davide e me “confezionerà” questa speciale esperienza in uno scenografico allestimento che evocherà l’atmosfera della Spagna alla metà del Cinquecento”.

Il menu si aprirà con un antipasto che onora la più autentica tradizione emiliana: Parmigiano, pepe e puntarelle, Panada emiliana e tartufo, Focaccia al rosmarino con Spalla di San Secondo. Come prima portata, l’immancabile Risotto, per l’occasione con porcini, anice e amarene: in omaggio non solo alla cultura milanese, ma anche e soprattutto a Giuseppina Strepponi, celebre soprano e seconda moglie del Maestro Verdi, originaria di Lodi (quindi lombarda doc) particolarmente appassionata di questo piatto. La seconda portata sarà una pietanza “classica” che avrebbe reso felice il Maestro, grande estimatore delle carni bianche e della mostarda: Faraona, mostarda e cime di rapa. Per concludere in dolcezza, la Corona Don Carlo, con mele, spezie e grano saraceno. Ad accompagnare i piatti, le raffinate bollicine dei Franciacorta firmati Bellavista, che al teatro milanese ha dedicato una delle sue cuvée più pregiate: il Brut Teatro alla Scala che farà il suo debutto con il millesimo 2019 insieme all’Alma Grande Cuvèe Brut, al Petra Toscana Rosso Igt 2020, al Nectar Demi-sec e al Distillato di vino Arzente.