Se ne è parlato nel corso di Enologica, la manifestazione organizzata dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, dal Comune di Montefalco e dall’Associazione Strada del Sagrantino, e incentrata sul tema Food in occasione dell’anno del cibo italiano
(Gianpaolo Vallardi e Carlo Cambi)
di Marco Sciarrini, Montefalco (Pg)
Si è tenuta a Montefalco, in provincia di Perugia, la 39esima edizione di Enologica Montefalco “A tavola con il Sagrantino”, organizzata dal Consorzio Tutela Vini Montefalco, dal Comune di Montefalco e dall’Associazione Strada del Sagrantino, e incentrata sul tema Food in occasione dell’anno del cibo italiano.
A Montefalco, tre giorni di appuntamenti ed eventi per appassionati ed esperti, tra degustazioni ai banchi con 30 delle cantine locali, cooking show, degustazioni guidate di vini e prodotti enogastronomici del territorio, mostre d’arte, musica dal vivo. Evento clou della manifestazione il Convegno “ Il sagrantino a tavola: un modello di sviluppo enoturistico” al complesso museale di San Francesco che ospita la mostra “i capolavori del trecento. Il cantiere di Giotto, Spoleto e l’appennino”. Il convegno, moderato dal giornalista enogastronomico Carlo Cambi, ha visto vari interventi tra i quali quelli del Sindaco del Comune di Montefalco Donatella Tesei, che ha ringraziato i presenti ed ha evidenziato come è forte il legame che unisce Montefalco e il Sagrantino attraverso i secoli, e come il sagrantino abbia fatto da volano per l’economia e lo sviluppo del territorio. Di seguito è intervenuto il Presidente del Consorzio tutela vini di Montefalco, Filippo Antonelli, che ha sottolineato l’importanza dell’enoturismo per far crescere il territorio. Antonelli ha dichiarato come gli enti preposti alla valorizzazione dell’enoturismo come le strade del Vino, il Movimento del Turismo del Vino lo stesso Consorzio, procedono su strade parallele, ma che non si incrociano mai, non si parlano tra loro non riescono, come succede in altre parti del mondo, a fare sistema. Ed anche rivolto ai politici presenti, la preghiera di rendere più facile la vita anche a livello fiscale di chi si occupa di enoturismo.
L’assessore della Regione Umbria Fernanda Cecchini ha ribadito come Montefalco sia un modello di sviluppo esaltando tutte le eccellenze del suo territorio dai beni architettonici, paesaggistici, enogastronomici, sapendo coniugare le tematiche. Ha evidenziato come la Regione ha implementato i fondi destinati all’ ocm promozione nel 2017 riuscendo a convogliare verso l’Umbria le risorse non spese dalle altre regioni sulla stessa misura. Nicola D’Auria neo presidente del Movimento turismo del vino ha fatto presente che i 250 produttori associati vendono arte. Arte sia per il modo nel quale si lavora nelle piccole cantine, arte per il modo in cui si tengono i campi, arte per come si curano i paesaggi e l’ambiente.La nascita 26 anni fa del Movimento è avvenuta con molti sacrifici e di passi in avanti ne sono stati fatti parecchi, ma attualmente il settore necessità di nuove regole anche fiscali che consentano all’operatore di effettuare attività che valorizzino i prodotti.
L’intervento più atteso è stato quello del Presidente Commissione Agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi. Il Senatore ha sostenuto come è necessario valorizzare l’agricoltura attraverso un reddito agrario soddisfacente, e relativamente alle richieste di una nuova normativa che regoli il settore dell’enoturismo e le piccole produzioni locali, il parlamentare ha annunciato di essere il firmatario di un disegno di legge, presentato il 31 luglio di questo anno. Nello specifico l’eventuale conversione in legge permetterà agli agricoltori di vendere il 49% dei propri prodotti in azienda. Sarebbe quindi replicata la legge regionale già in vigore da 7 anni in Veneto e da 3 anni in Friuli Venezia Giulia. Vallardi si è impegnato a far approvare il disegno di legge entro la fine dell’anno accogliendo le richieste che provengono da tutta Italia. Il Senatore si è anche soffermato sull’accorpamento della competenza del Turismo con il Mipaaf evidenziando come le due competenze possano farsi da sostegno per lo sviluppo dell’economia dell’una e dell’altra. Per ultimo ha fatto un accenno relativamente alla riforma della Pac definendola come la madre di tutte le battaglie e su come si lotterà per evitare i tagli, in particolare sulle produzioni mediterranee previste dal 5 all’9%.