“Girare pagina ed aprire un nuovo capitolo? Beh, forse stiamo ripensando il ruolo che l’enoteca deve avere”.
Con queste parole Paolo Benvenuti, amministratore unico dell’Enoteca italiana di Siena commenta il protocollo d’intesa appena firmato con l’Ice, l’agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane.
Sul documento, oltre la firma di Benvenuti, quella di Roberto Luongo, direttore generale e di Roberto Lovato, dirigente dell’agenzia Ice.
L’enoteca sta tentando di venire fuori da una delle crisi più importanti che l’hanno investita dall’anno della sua fondazione (a Siena nel 1933) ad oggi. Lo sta facendo, non solo attraverso la promozione e valorizzazione del vino italiano all’estero, ma anche e, soprattutto, con l’istituzione di specifici corsi di formazione destinato a chi poi il vino italiano dovrà promuoverlo nei mercati internazionali. Perché se Stati Uniti, Canada, Paesi Scandinavi e Gran Bretagna sono nostri affezionati clienti, ci sono fette gigantesche di mercato estero da conquistare, come la Russia, la Cina, la Corea ed il Giappone. Ed è proprio qui che si concentreranno le attività di promozione.
L’accordo, infatti, prevede non solo la promozione e valorizzazione del vino italiano, ma anche l’impegno ad organizzare specifici press tour con la stampa internazionale sul territorio italiano, pieno di potenzialità ed eccellenze. E quello di creare formatori capaci a loro volta di tenere lezioni sul vino italiano all’estero. Perché il “Made in Italy” tira, soprattutto dal punto di vista enologico.
“Stiamo tentando di concentrare i nostri sforzi affinchè Enoteca Italiana si rimetta in movimento nel migliore dei modi – commenta Benvenuti -. Il passato è passato e va lasciato alle spalle. Enoteca ha vissuto degli ani un po’ opachi, ha risentito parecchio del particolare momento di crisi ed ha atteso a lungo prima di riflettere su un ripensamento del ruolo. Troppo a lungo,. Ora, però, è giusto ricominciare”.
E si ricomincia, come sottolinea il dirigente Lovato, con un rinnovo di un protocollo che esisteva già. “Il vino italiano ha avuto negli ultimi decenni un incremento significativo delle quote di mercato estero – spiega – Le denominazioni più blasonate hanno guadagnato grande rispetto nei mercati internazionali, mentre molte realtà di eccellenze italiane sono ancora in ombra. Ci sono mercati da ‘aggredire’ come la Russia e la Cina per far affermare l’Italia come principale riferimento nel mondo del vino”.
La promozione del vino italiano si farà soprattutto nelle grandi fiere europee e mondiali: “Primo appuntamento il VinExpo di Bordeaux in Francia – dice Lovato -, ma non dimentichiamoci della formazione, vera colonna portante di questo protocollo d’intesa con Enoteca. Molte aziende hanno intuito il ruolo chiave della formazione nel mondo enologico”.
Intanto la soddisfazione di Benvenuti è molto percepibile: “Diciamo che stiamo provando a venirne fuori – conclude -. Novità? Stiamo presentando un progetto alla Comunità europea insieme a Grecia, Romania e Bulgaria, reltà nuove dal punto di vista enologico e molto interessanti. Ma stiamo parlando di ipotesi. Intanto ci godiamo l’accordo con Ice”.
G.V.