“Ripercorrendo il nostro lavoro sul livello nazionale e sui tavoli europei, ho voluto lanciare l’idea di un nuovo “Piano di sviluppo” dell’intera filiera vitivinicola italiana, in grado di parlare al futuro e presidiare quello che succederà nei prossimi anni.
Ed è anche per questo che ho chiesto al Ministro Di Maio di attivare rapidamente un Tavolo con Ministero dell’Agricoltura, Ministero degli Esteri, Ice, e rappresentanti di tutta la filiera vitivinicola. Un Progetto organico capace di mettere a sistema le tante buone pratiche attivate negli anni e a valore tutta l’esperienza maturata, punti di criticità inclusi, soprattutto per rafforzare l’ambito internazionale dove il Made in Italy è molto apprezzato e dove però non riusciamo ad essere presenti e forti come potremmo. Chiamando a raccolta tutte le energie disponibili, e trovando nella sostenibilità il fattore di condivisione, così da far convergere interessi oggi non sempre allineati. Sostenibilità che io ritengo già adesso elemento dirimente e fattore unificante: nel 2021 faremo partire il sistema unitario di certificazione della sostenibilità; in questa direzione orienteremo tutti gli strumenti di intervento a disposizione che verranno dalla nuova Pac e dal Next generation EU. Non sta a me dire quanto proprio il ruolo delle enologhe, che io auspico sempre più numerose, e degli enologi può essere determinante in questa direzione e fondamentale sul versante dell’innovazione, nell’intreccio tra locale e globale, nella salvaguardia del territorio e nella cura dei nostri paesaggi, nella relazione sempre più incalzante tra singoli territori e mondo, tra memoria e futuro. Il vostro apporto è fondamentale”.
Così ilministro Teresa Bellanova aprendo stamane la Giornata Congressuale Assoenologi insieme al Presidente Assoenologi Riccardo Cotarella e al Direttore Generale VeronaFiere Giovanni Mantovani. “Lo sapete – ha detto ancora Bellanova – in quest’anno la mia attenzione per il settore vitivinicolo è stata sempre altissima, come d’altra parte per l’intera filiera agroalimentare, e sono stati costanti e numerosi i confronti con tutti voi nella necessità di monitorare momento dopo momento il quadro che si presentava sotto i nostri occhi avendo come riferimento un solo, prioritario obiettivo: mettere in sicurezza settore, imprese, lavoratrici e lavoratori. Tutto il lavoro fatto è andato e andrà in questa direzione, convinta come sono che solo così possiamo concretamente e realisticamente progettare ripartenza e rilancio. Parole che sono diventate a giusto titolo la chiave di volta delle nostre politiche; hanno caratterizzato tutti i provvedimenti assunti in questi mesi; individuano l’impianto della Legge di bilancio adesso all’attenzione del Parlamento dove non a caso destiniamo risorse considerevoli alle filiere; caratterizzano la struttura della nostra Strategia nazionale per il Sistema agricolo, agroalimentare, della pesca e dell’acquacoltura nell’ambito del Piano nazionale Ripresa e Resilienza. Un impianto complessivo e organico, dunque, in cui a giusto titolo si inserisce – lo voglio sottolineare – anche la modifica al disciplinare di produzione del Prosecco Rosé Doc per cui abbiamo avuto recentemente il via libera dall’Europa, con la nuova Doc a cui faccio i miei migliori auguri e che consente ai produttori una ulteriore leva di presidio e conquista dei mercati internazionali”.
C.d.G.