di Roberto Chifari
Si riparte o almeno ci si riprova. Taormina, Noto e le Eolie sono le destinazioni più ambite dell’estate 2020.
Lo certificano i numeri e lo dimostrano le foto su Instagram dei più importanti influencer, che tra selfie e stories hanno raccontato la loro estate siciliana. E adesso che siamo nella parte finale di agosto e con un settembre tutto da decifrare cosa resterà di quest’estate così strana? A tracciare un bilancio è il sindaco di Noto, Corrado Bonfanti, che cerca di fotografare la situazione attuale dell’isola e di tutta la Val di Noto. “Il nostro è un territorio che vive di turismo, di cultura, e questo ci deve dare il senso della grande responsabilità che abbiamo nei confronti dell’umanità intera al di là dell’iscrizione Unesco – dice il primo cittadino – Non possiamo farci vedere demoralizzati, stanchi o sfiduciati e non possiamo non continuare ad attivare quei processi che in questi anni hanno fatto diventare Noto un punto di riferimento per l’enogastronomia, per l’enoturismo e per il turismo estivo”. Una promozione del territorio che mira, oggi più che mai, alla destagionalizzazione favorita dal clima mite dieci mesi all’anno e dai numerosi percorsi artistici, culturali e paesaggistici che si snodano attraverso il territorio e che coprono tutto l’anno solare. “Noi abbiamo dei format ben consolidati, che riguardano sia la parte autunnale-invernale del percorso, sia la parte estiva. Quest’ultima vede in un contenitore importante chiamato “Effetto Noto”, tutta una serie di iniziative, mostre, concerti, attività culturali, che danno il senso di Noto città d’arte”.
(La Cattedrale di Noto)
La cittadina del barocco, patrimonio Unesco dal 2002 e premiata nel 2018 con il Best in Sicily come miglior comune siciliano per l’offerta enogastronomica, rilancia un’idea di turismo di prossimità basato sulle bellezze architettoniche-artistiche, sulla buona cucina e sulle rigide norme di sicurezza imposte dal Covid che hanno cambiato di fatto il modo di approcciarsi alle vacanze. “Un obiettivo fondamentale è la consapevolezza – racconta Bonfanti – Noi siamo quasi sazi di bellezza, ma ciò che gli altri vedono come straordinario per noi è già compenetrato nella nostra anima. Ecco perché dobbiamo essere consapevoli di quello che abbiamo e di quello che possiamo fare per lasciare alle generazioni future un’idea di turismo già consolidata. Lo dico sempre: viviamo in un contesto di straordinarietà e non possiamo comportarci normalmente, ma dobbiamo essere consapevoli di ciò che ci circonda. Tornare ad un turismo di prossimità, magari regionale e nazionale può essere l’occasione per rilanciare la nostra stessa immagine nel mondo”. Adesso come si riparte in vista del 2021? Bonfanti sembra avere le idee già chiare partendo intanto dall’idea di promuovere ancora di più l’iniziativa Effetto Noto, che promuove mostre, concerti e attività culturali lungo tutto l’anno. Poi c’è il mare a pochi chilometri, una rete di comuni tra le province di Siracusa e Ragusa, che accompagnano quasi per mano il turista alla scoperta di una Sicilia diversa, autentica e baroccheggiante. In autunno e inverno teatro ed eventi legati alle festività natalizie. Per cui il 2021, si augura il sindaco, “Dovrà essere l’anno del pieno regime, con la possibilità di portare avanti nuove iniziative e risultati”. Adesso non resta che visitare Noto.