Consumatori inglesi, preparatevi a sborsare una media di 29 pence per bottiglia. Effetto Brexit sui consumi del vino dunque, con i costi di ingresso in Gran Bretagna del vino che sono aumentati, come ha fatto sapere la Wine & Spirit Trade Association (Wsta).
Gli importatori, i commercianti e i rivenditori stanno iniziando a vedere gli effetti della sterlina debole. E questa situazione potrebbe anche significare un aumento dei prezzi su alcuni altri vini che provengono da paesi extra Unione europea. La Wsta sta tentando di convincere il governo inglese a non aumentare la tassa sul vino, “ma in questa situazione – ha detto a Decanter l’amministratore delegato della Wsta Miles Beale – sembra scontato un aumento di almeno 29 pence per bottiglia”.
I primi effetti della Brexit, insomma, con la prospettiva che con l’uscita definitiva della Gran Bretagna dall’Europa, aumenteranno anche i vini italiani, francesi e spagnoli e gli altri europei. Molto dipende dal fatto che i supermercati e rivenditori più importanti trasferiscono il costo aggiuntivo sui consumatori. “Gli importatori si trovano a dover far fronte ai costi aumentati, che sta già avendo un impatto significativo sulla redditività – ha detto Patrick McGrath, MD dell'importatore Hatch Mansfield -. Nel periodo successivo del referendum eravamo garantita dal valore della nostra moneta. Ora questo non c’è più e ciò significa che saremo costretti ad aumentare i nostri prezzi di vendita”.
La situazione non è definita, però, perché alcuni esperti del settore ritengono che non ci saranno aumenti dei prezzi fino all'inizio del 2017. L'attualizzazione è spesso feroce nel periodo che precede il Natale.
C.d.G.