Con 12 new entry salgono a 72, dai 63 dello scorso anno, i comuni rurali che hanno ricevuto le Spighe Verdi, i riconoscimenti al mondo green, come per le località turistiche balneari con le bandiere blu. Tre i Comuni non confermati, Pietramontecorvino e Ginosa in Puglia, Senigallia nelle Marche. Quattordici le regioni coinvolte con il Piemonte che mantiene il primato con 12 spighe verdi seguito dalla Toscana con 9 riconoscimenti; le Marche, con 8 località premiate e 8 anche per la Calabria. Poi la Puglia e Umbria con 7, la Campania con 6, il Lazio con 5. Due spighe verdi in Veneto, Liguria, Abruzzo e Lombardia. Una spiga in Emilia-Romagna ed entra anche la Basilicata con un nuovo Comune.
“Le Spighe Verdi non premiano un modello astratto di gestione territoriale – spiega Claudio Mazza, presidente della Fee Italia – ma certificano azioni mirate e concrete, scelte quotidiane di amministrazioni, imprese e cittadini che concorrono a una gestione virtuosa accertata e condivisa. Si certificano dunque quei Comuni rurali che sanno porre al centro sfide importanti: dalla gestione ambientale al turismo, dall’agricoltura, cui sono fortemente vocati, alla cultura e all’enogastronomia, dalla mobilità sostenibile alla protezione e valorizzazione del paesaggio”. “Riconoscere alle aree rurali, con le loro imprese, il ruolo centrale nella gestione dei territori e per la conservazione della natura e del paesaggio è doveroso e giusto. – afferma Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – e con Spighe Verdi viene messo in evidenza il valore del lavoro degli agricoltori, sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale, grazie anche all’innovazione e alle tecnologie in campo. Il programma della Fee Spighe Verdi, di cui Confagricoltura è dal suo esordio parte attiva e integrante, ha avuto il merito di sensibilizzare l’opinione pubblica sul concetto stesso di sostenibilità”.
Spighe Verdi si basa sull’esperienza trentennale di Fee, Foundation for Environmental Education, presente in 81 Paesi, nella gestione del programma internazionale Bandiera Blu, un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari. Le 12 Spighe Verdi del Piemonte sono Alba, Bra, Canelli, Centallo, Castiglione Falletto, Cherasco, Gamalero, Guarene, Monforte d’Alba, Pralormo, Santo Stefano Belbo e Volpedo. Le 9 della Toscana sono Bibbona, Castellina in Chianti, Castiglione della Pescaia, Castagneto Carducci, Fiesole, Greve in Chianti, Grosseto, Massa Marittima, Orbetello. Le 8 località premiate delle Marche sono Esanatoglia, Grottammare, Matelica, Mondolfo, Montecassiano, Montelupone, Numana, Sirolo. Otto premiate anche in Calabria, con Belcastro, Crosia, Miglierina, Montegiordano, Roseto Capo Spulico, Santa Maria del Cedro, Sellia, Trebisacce. I 7 Comuni Spighe Verdi della Puglia sono Andria, Bisceglie, Castellaneta, Carovigno, Maruggio, Ostuni, Troia. Sette anche il numero delle Spighe Verdi in Umbria: Acquasparta, Deruta, Montecastrilli, Montefalco, Norcia, Scheggino, Todi. In Campania sono premiati 6 Comuni: Agropoli, Ascea, Capaccio-Paestum, Foiano di Val Fortore, Massa Lubrense, Positano. Sono 5 le località del Lazio: Canale Monterano, Gaeta, Pontinia, Rivodutri, Sabaudia. Il Veneto vede premiate 2 località, Montagnana e Porto Tolle, come la Liguria, Lavagna e Sanremo. Due i Comuni Spighe Verdi anche in Abruzzo (Gioia dei Marsi e Tortoreto) e in Lombardia (Ome e Sant’Alessio con Vialone). L’Emilia-Romagna ha 1 Comune, Parma. La Basilicata entra in classifica con un nuovo Comune, Nova Siri.