Adesso la strada per entrare a far parte della membership del vino più autorevole al mondo sarà ancora più difficile, ma intanto il primo scoglio è stato superato.
L'Institute of Masters of Wine ha promosso otto degli aspiranti, di cui sette italiani. Ha passato l'esame solo meno della metà degli iscritti alla terza edizione del corso propedeutico, dopo Tignanello e Barolo, che si è tenutà lo scorso marzo in Valpolicella, alla Foresteria Serego Alighieri in località Gargagnago Sant’Ambrogio.
Ad evere tenuto il workshop sono stati i Master of Wine Lynne Sherriff, Jane Hunt e Mai Tjemsland. Ecco i promossi: Pietro Russo (enologo di Donnafugata); Andrea Lonardi (Bertani Domains); Alberto Ugolini (brand ambassador Santa Margherita Winery Group); Eliza Kauce (wine consultant per Rovetta Ltd); Gabriele Gorelli (Ceo e fondatore dei Brookshaw&Gorelli snc); Carlo Lorenzo Bottazzi (Monterosso Azienda Agricola); Leonardo Benucci (Italian Market Advisor Overseas Corporation sa, Tokyo) e Emanuele Baldi (Prunotto).
L’annuncio arriva a due settimane dalla prima edizione in Italia dai numeri record (413 partecipanti iscritti) del Simposio mondiale che l’Institute of Masters of the Wine organizza a Firenze dal 15 al 18 maggio, grazie alla collaborazione dell’Istituto del vino italiano Grandi Marchi, dal 2009 unica compagine italiana major supporter dell’autorevole organizzazione inglese.
