di Monica Piscitelli
Sei milioni di investimento e 103 nuovi posti di lavoro, tutti per ragazzi tra i 19 e i 30 anni.
Eccellenze Campane, con una settimana di vita sulle spalle, lavora sotto i buoni auspici di una inaugurazione che definire tutto esaurito è poca cosa. Al taglio del nastro, sia il sindaco del capoluogo campano De Magistris che il presidente della Giunta regionale Caldoro, ma il progetto è tutto privato.
Mente e cuore sono di Pasquale Buonocore, past amministratore delegato del Pastificio Afeltra ma noto ai più per essere stato al fianco di Farinetti nel progetto Eataly. Il braccio è invece quello di Paolo Scudieri, presidente di Adler Group, uno dei leader mondiali del settore auto motive con 9000 dipendenti e 58 stabilimenti al suo attivo di cui 7 dedicati esclusivamente ad attività di ricerca e sviluppo.
Con i suoi 3000 metri quadri di superficie e i suoi 250 posti a sedere, tra cui quelli dell’Aula Magna dedicata alla cultura del cibo, Eccellenze Campane punta ad essere “il” polo agroalimentare napoletano, la somma sintesi del meglio che la regione offre. “La presenza di imprese note in tutto il mondo – ha spiegato Scudieri – è un motivo di orgoglio, la risposta forte e chiara alla crisi che la Terra dei Fuochi ha alimentato”.
Le piccole produzioni di qualità al centro del progetto di valorizzazione, a cavallo tra laboratorio produttivo, vetrina e shop, sono di tutta la Campania e organizzate in 8 aree di produzione. Si tratta del caffè di Kenon, della pasticceria di Pasquale Marigliano, delle pizze di Guglielmo Vuolo, del cioccolato e dei gelati di Gay Odin, della cucina sorrentina de La Torre di Massa Lubrense, di quella dell’entroterra di Luciano Di Meo di Masseria dei Trianelli, della pasta di Luca e Alessandro Sicignano, del pane di Peppe Baino e Pasquale Esposito, dei salumi tradizionali della Salumeria Casadduoglio, dei fritti di Antonio Tubelli, dei latticini di Roberto Battaglia, delle carni di Perol Carni e delle birre artigianalidi Nello Marciano di Maneba.
Si visita, si studia, si degusta, si mangia e si compra. Alle casse passano i codici a barre delle eccellenze già elencate e anche quelli delle etichette delle 10 aziende di vino campane che, a rotazione, si contendono (è il caso di dirlo data l’esiguità della selezione a fronte della enorme varietà esistente) le 10 vetrine dedicate al vino imbottigliato. E troviamo così, tra le altre, Cantine Astroni, Olivella, Villa Dora, Marisa Cuomo, Joaquin e Villa Raiano.
Se il piatto principale servito era la selezione di Eccellenze Campane – in buona sostanza condivisile – come in ogni inaugurazione che si rispetti a queste latitudini – il contorno sono state le discussioni. Curiosità, nonché polemiche all’indirizzo degli amministratori per il degrado ben noto di cui soffre storicamente la zona, ha suscitato la scelta di Napoli Est per l’insediamento.
Una scelta ben ragionata sulla carta da parte della organizzazione, data la compresenza di alcuni elementi strategici non da poco: l’enorme parcheggio Brin sottoutilizzato, la vicinanza con l’imbocco dell’autostrada e quella con la stazione ferroviaria centrale. Senza contare che a 400 metri c’è il mare con la possibilità di accesso al porto dello scalo partenopeo con il quale, sul fronte croceristi, si cercano già sinergie. Se poi Napoli Est sboccerà a nuova vita non dipenderà certo dalle sole forze dei privati.
Intanto un muro di edifici di edilizia popolare e di fabbricati dismessi dell’autorità portuale separa la realtà dal sogno. Ma la speranza della gente che vive nella zona e dei commercianti, che da decenni non assistevano a uno spiegamento di forze dell’ordine come quello messo in piedi per l’inaugurazione del Polo, è che con Eccellenze Campane sia la volta buona per svoltare. Ma già si pensa al piano B: se proprio così non dovesse essere, almeno si potrà godere un concentrato di eccellenze agroalimentari proposte a prezzi equi che nel centro storico di Napoli non ha precedenti.
Eccellenze Campane
Via Brin 69
Napoli
Tutti i giorni dalle 7 alle 24