Cambi in vista in casa Domini di Castellare. Dal prossimo 1 gennaio 2021, Alessandro Cellai diventa vice presidente esecutivo per le attività viticole-enologiche e il coordinamento strategico dell’export.
Al suo posto ci sarà il consigliere delegato per finanza, controllo di gestione, personale, Walter Villa che prenderà anche funzioni di coordinamento. “Raggiunti i 50 anni di età e dopo 25 anni di responsabilità totale delle aziende di Paolo Panerai, con molto tempo in giro per il mondo – dice Cellai – lascio la posizione di direttore generale ed amministratore delegato delle quattro aziende dei Domini di Castellare per concentrarmi sulla produzione. In pieno accordo con la proprietà, potrò così affrontare anche una nuova avventura professionale e avvicinarmi al modello suggeritomi dal mio maestro, Giacomo Tachis. Sarò quindi un consulente al 100 per cento”.
“Da tempo con Alessandro stavamo lavorando a preparare il secondo step di 25 anni per la nostre aziende – dice Paolo Panerai – Parlavamo della straordinaria esperienza che Alessandro ha maturato in questi primi 25 anni di lavoro intensissimo a 360 gradi. La sua grandezza come agronomo ed enologo meritava la soluzione che abbiamo trovato. L’esperienza che farà anche in una cantina 4.0 avrà ricadute positive anche per le nostre aziende, tre delle quali Alessandro ha gestito cominciando da zero. La struttura costruita con Alessandro è forte e dall’1 dicembre l’attività export sarà rafforzata con l’arrivo di Gianluca Picca, amico di Alessandro e proveniente dall’azienda del mio amico Bruno Ceretto. Anche Picca lascia in armonia con la famiglia Ceretto per potersi avvicinare alla madre, in provincia di Viterbo”. Picca, dunque si occuperà solo di export, mentre Pericle Paciello è stato riconfermato alla guida del marketing e alla comunicazione di tutte le aziende del gruppo Domini.
Cellai ha partecipazioni nel capitale delle aziende Domini e sarà direttore generale per le attività produttive di Vallepicciola di Castelnuovo Berardenga. E ha una sua piccola vigna a Castellina come Tachis la aveva a San Casciano. Quella di Alessandro, però, è di Pinot nero, invece che di Sangiovese. Per Domini, insieme a tutti gli altri vini a Castellina, in Maremma e in Sicilia (Feudi del Pisciotto e Gurra di Mare), Cellai ha contribuito ad alimentare il successo de I Sodi di San Niccolò, ha creato Rocca di Frassinello e Baffonero nell’ambito della joint venure con Domain Baron de Rothschild-Lafita e ha fatto il miracolo di un grandissimo Pinot nero, L’Eterno, coltivato a 250 metri di altezza in Sicilia. “Potrà sembrare strano, ma talvolta, dopo 25 anni, si riesce a rilanciare rimanendo insieme”, conclude Panerai.
C.d.G.