Oggi è il giorno clou. Per un territorio, quello dell’Etna, ormai sotto ai riflettori di tutto il mondo. L’assemblea dei soci, convocata proprio oggi, dovrà decidere se avviare l’iter definitivo per ottenere la Docg oppure lasciare tutto com’è con la Doc. Quello di ottenere l’apice della certificazione, la Denominazione di Origine Controllata e Garantita, oggi in Sicilia appannaggio del solo Cerasuolo di Vittoria, è uno degli obiettivi del cda guidato da Francesco Cambria, presidente del consorzio Etna Doc così come annunciato all’insediamento. In consiglio di amministrazione la proposta ha avuto già il via libera. In buona sostanza tutto il territorio della Doc potrà diventare Docg inserendo nuovi paletti restrittivi che tenderanno ad alzare l’asticella. Per esempio per chi inserirà la contrada in etichetta dovrà rispettare una resa di 80 quintali per ettaro e non novanta. Oppure si potranno indicare i comuni in etichetta alla stregua di una contrada. Per i nuovi impianti solo dopo il terzo anno si potrà dichiarare la contrada di un vino. Nessuna modifica ai confini del territorio previsti dal disciplinare, sarà introdotta la fascetta anticontraffazione, misura questa che comunque è prevista anche dalla Doc e che scatterà tra almeno un anno e mezzo se rimarrà la Doc. Sarà incrementato il numero di contrade, oggi attestato a quota 133, soprattutto in quei comuni che ricadono nella denominazione e ne risultano sprovviste. Queste per citare alcune delle modifiche che comporterà l’arrivo della Docg. Altre misure sono già assodate e non si toccano, come l’imbottigliamento in zona.
Le modifiche non riguardano solo l’introduzione della Docg, ma anche l’inserimento dello spumante ottenuto da Carricante (oggi il marchio Doc Etna è solo concesso a quelli ottenuti da Nerello Mascalese). E tra le modifiche proposte anche il range del dosaggio che dal brut potrà arrivare anche al pas dosè. L’assemblea si terrà a partire dalle 16 del 10 novembre presso lo spazio Sal nei dintorni di viale Africa a Catania. Oggi la Doc Etna conta oltre 200 soci, gli ettari vitati, dati 2022, sono 1.290 e le bottiglie prodotte fino allo scorso anno sono oltre cinque milioni e 800 mila. Nessun commento su questa convocazione. Il momento delle dichiarazioni avverrà ad assemblea conclusa.