La Doc Sicilia rinnova il suo Cda. E amplia il numero dei componenti portandoli da 9 a 12. Tutti riconfermati i nove uscenti più tre new entry. E venerdì il nuovo Cda è chiamato ad eleggere il nuovo presidente.
Antonio Rallo è presidente da due mandati consecutivi, ora va verso il terzo. Non ci dovrebbero essere sorprese. Ma con l’assemblea dei soci di venerdì scorso è stato deciso anche lo slittamento dell’introduzione delle fascette anti contraffazione per i vini Doc Sicilia. Non più l’1 gennaio 2021, ma l’1 gennaio 2022. Un anno di tempo in più per consentire l’organizzazione alle aziende che dovranno munirsi di strumenti idonei all’applicazione delle fascette sulle bottiglie. Ma anche un po’ di cautela in più dopo la sentenza del Tar sull’uso del nome Grillo e Nero d’Avola innescata dal ricorso di Duca di Salaparuta (che rischia di mettere in discussione l’intero sistema della Doc Sicilia). Pur tuttavia avere incassato dal Consiglio di Stato la sospensiva alla sentenza del Tar (leggi qui) ha fatto tirare un sospiro di sollievo ai componenti del Cda del consorzio, ora più fiduciosi sul fatto che i giudici amministrativi nel merito possano ribaltare la sentenza di primo grado riportando tutto a quanto aveva deciso la Doc Sicilia e l’associazione dei produttori Igt Terre Siciliane. L’udienza per discutere la vicenda è fissata per fine maggio e prima di poter leggere la sentenza potrebbero passare alcuni mesi, ecco anche perché la decisione di un rinvio. Poi c’è pure la questione molto complessa della gestione delle fascette, compito che dovrà essere affidato all’ente di certificazione, che in questo momento è l’Irvo. Al quale il consorzio Doc Sicilia nei prossimi mesi dovrà confermare o disdire l’incarico. Un’altra partita delicatissima. Insomma, è stato ritenuto che un anno di tempo era più che utile.
E veniamo ai componenti del Cda. Riconfermati dal voto dell’assemblea (circa una trentina i soci presenti) Antonio Rallo per Donnafugata, Alessio Planeta per l’omonima azienda, Laurent Bernard de la Gatinais per Rapitalà, Filippo Paladino per Colomba Bianca, Gaspare Baiata per Cantine Paolini, Giuseppe Bursi per Cantine Settesoli, Nicolò Vinci per Cantine Europa (presidente dall’anno scorso al posto di Eugenio Galfano), Salvatore Chiantia per cantina La Vite ed Alberto Tasca d’Almerita per l’omonima azienda. I nuovi componenti, eletti grazie alla modifica dello statuto che porta i componenti da 9 a 12 sono Letizia Russo per Feudo Arancio-Mezzacorona, Vincenzo Ampola per Cantina di Petrosino e Paolo Di Maria per Ermes. Delle aziende rappresentate dai 12 componenti sei sono in provincia di Trapani, tre in provincia di Agrigento, due in provincia di Palermo e una in provincia di Caltanissetta.
C.d.G.