“Esprimiamo soddisfazione per l’esito dell’incontro con il Commissario italiano Paolo Gentiloni, che ha dimostrato sensibilità per alcuni dossier chiave per il futuro del comparto agroalimentare italiano”.
Lo ha affermato il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo la riunione a Bruxelles cui hanno partecipato anche il Segretario Generale di Coldiretti Vincenzo Gesmundo e il Consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia. Sono state condivise le preoccupazioni per alcuni approcci ideologici, soprattutto sul tema della promozione dei prodotti agricoli – spiega Prandini -, che potrebbero portare a conseguenze economiche molto negative per prodotti quali vino e carne in un momento in cui invece in altre parti del mondo si investe proprio per attaccare i mercati esteri, e soprattutto il mercato dell’Unione europea. Apprezzabile il lavoro fatto a livello nazionale, ma anche dalla Commissione affinché per il 2023 il programma di lavoro annuale della Commissione evitasse penalizzazioni ai settori delle carni e del vino, ma è necessario che questo approccio sia anche quello finale quando, speriamo presto, sarà presentata la proposta di regolamento per la revisione della politica di promozione dei prodotti agricoli Ue La politica di promozione non deve escludere interi comparti produttivi ma essere invece focalizzata a promuovere il modo di produrre e di consumare proprio della tradizione e della cultura alimentare dell’Unione europea.
Nel corso dell’incontro è stato anche affrontato il tema della Politica agricola comune (Pac) sia in termini di risorse, oggi e nella futura programmazione, sia in termini di visione strategica. A medio termine la Commissione si deve impegnare a porre rimedio al trend sempre al ribasso dei fondi del bilancio dedicati alla Pac ma nell’immediato dovrà anche dare risposte alle perdite del valore reale dei pagamenti che, a causa dell’inflazione, ammontano a più del 32%. “Saremo sempre al fianco del Commissario Gentiloni in tutte le occasioni in cui dovrà essere salvaguardata la distintività del modello produttivo italiano – afferma Prandini – contro la strategia di poche multinazionali che mirano a sostituire il cibo tradizionale con alternative prodotte in laboratorio”.
Coldiretti saluta positivamente anche l’impegno a rendere questi scambi molto più frequenti anche su temi trasversali quali la proposta di regolamento sul packaging, la possibilità, per ora scongiurata, di un’introduzione a livello Ue del Nutriscore, la demonizzazione del vino attraverso etichette allarmistiche o ancora la speriamo imminente presentazione della proposta di regolamento sulle nuove tecniche genomiche, su cui Coldiretti invita la Commissione ad accelerare. “Abbiamo consegnato al Commissario Gentiloni un approfondimento – conclude il presidente della Coldiretti – sui dossier di prossima discussione su cui contiamo che l’incontro costituisca solo la prima tappa di una proficua collaborazione a difesa del modello agroalimentare italiano ed europeo come condiviso dallo stesso Commissario”.
C.d.G.