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Scenari

Dieta mediterranea, Gaetano Armao: “Sviluppo economico non solo per la Sicilia”

20 Maggio 2019
Gaetano-Armao Gaetano-Armao


(Gaetano Armao)

di Federica Raccuglia, Palermo

Palermo capitale della dieta mediterranea per tre giorni. Numeri importanti per il secondo convegno mondiale sulla Rivitalizzazione della Dieta Mediterranea, organizzato nel capoluogo siciliano da Fao, Ciheam, Unione per il Mediterraneo, ministero degli Affari Esteri e Regione Siciliana, con il patrocinio del Comune di Palermo. 

Sono stati infatti 180 gli intervenuti registrati e 116 gli oratori che si sono alternati sul palco. Presenti trenta ospiti italiani e 86 di nazionalità estera provenienti da Tunisia, Marocco, Francia, Spagna, Norvegia, Egitto, Israele, Libano, Malta, Galles, Giappone, Stati Uniti e Danimarca. A chiudere l’evento è stato l’intervento di Gaetano Armao, assessore all'economia e vicepresidente della Regione, che ha spiegato l’importanza dal punto di vista economico dell’agroalimentare e della blue economy: “La Giunta regionale di governo ha approvato il protocollo sulla dieta mediterranea e ciò rappresenta un importante segnale che suggella concretamente l'impegno di questa conferenza. La produzione e la trasformazione agroalimentare per la Sicilia e per i Paesi del Mediterraneo, rappresentano una straordinaria leva di sviluppo per l'economia che si muove attorno a questo cruciale settore. Inoltre, sfamare il mondo con la dieta mediterranea, rappresenta il miglior modo possibile”. 

“Spesso il Mediterraneo viene considerato un confine d'Europa e la Sicilia è questa frontiera europea – ha detto Armao – ma la frontiera può essere interpretata come luogo di passaggio e dunque di dialogo. Ecco, questo è il senso dell'impegno della Sicilia, e in questa direzione si sta spendendo il presidente Musumeci insieme a tutto il governo regionale. Il futuro a cui guardare è la blue economy, che dovrà aiutarci a dare certezze ai nostri figli, per non indurli a scappare dalla Sicilia, perdendo in questo modo identità e radici”.

Il convegno si chiuso con un accordo che coinvolge la Fao, il Cihem (Centro di alti studi agronomici mediterranei) e l’Unione per il Mediterraneo: la creazione di una piattaforma comune tra istituzioni internazionali per rilanciare nel mondo la dieta Mediterranea come stile di vita (leggi questo articolo>). Qualche chicca sul congresso, durante il quale sono stati selezioni alimenti freschi e genuini per gli ospiti, tipici della dieta mediterranea. Favette fresche, ricotta, pesce azzurro (tonno e sardine), verdure e farro e cinque diversi tipi di pane impastati con grani antichi biologici: spazio al grano di tumminia, russello, maiorca e nero delle Madonie.