Lavorano senza sosta gli stabilimenti di De Cecco. Tra febbraio e marzo 2020 la domanda della pasta abruzzese è aumentata del 25 per cento.
Lo specchio del momento con gli italiani che vanno a fare provviste. E naturalmente la pasta è tra i prodotti più acquistati. “Le linee di produzione sono sotto una pressione fortissima – dice Filippo Antonio De Cecco – Nell’impianto di Fara San Martino si lavora a ciclo continuo. Se riusciamo a tenere il passo nell’emergenza è anche perché vengono a frutto gli investimenti avviati nel 2013, quando abbiamo deciso di costruire due nuove linee nel sito di Ortona. Ma anche perché abbiamo assunto una quarantina di addetti alla produzione e al confezionamento negli utimi sei mesi”. Negli ultimi due mesi, da questo stabilimento sono uscite 340 mila tonnellate di pasta, 70 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2019. E l’obiettivo di superare quota 500 milioni di euro di ricavi entro il prossimo esercizio, non è più una cosa impossibile.
Ma il gruppo pensa anche al futuro. Oltre all’apertura a consiglieri indipendenti, si pensa all’ingaggio di nuovi manager e all’ingresso della quinta generazione della famiglia. I primitre consiglieri indipendenti sono stati nominati nei giorni scorsi. Si tratta di Gianni Letta, l’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel governo Berlusconi, Bruno Pavesi, che per undici anni è stato alla guida dell’Università Bocconi, e Mario Boselli, al vertice dell’Istituto Italo Cinese, presidente onorario della Camera della moda e di Banca 5 del gruppo Intesa Sanpaolo. “Una svolta strategica per il gruppo che fin qui aveva visto in consiglio solo esponenti della nostra famiglia – spiega ancora Filippo Antonio De Cecco – I soci hanno ampliato il numero dei componenti del cda da tre a nove. Avevamo già predisposto lo statuto nel 2008 quando De Cecco aveva tentato la quotazione, poi rinviata per le avversità sui mercati. Ora nel board ci sono persone capaci, che potranno mettere a disposizione del nostro storico pastificio le proprie competenze, permettendo di cogliere le nuove opportunità e affrontare le sfide dal mercato nazionale e internazionale”. Ad inizio aprile arriverà anche Daniele D’Amuri, ex manager di Ferrero e Lavazza. Lascerà il gruppo Miroglio per trasferirsi a quartier generale di Pescara dove assumerà l’incarico di direttore finanza, con la prospettiva di prendere il timone operativo come direttore generale nel 2021. “Ora la De Cecco è una realtà economica di investimento, candidata alla Borsa quando sarà il momento, anche attraverso un percorso in più tappe – dice De Cecco – E questo è stato possibile grazie alla sintesi degli interessi tra i membri della famiglia, raggiunta dopo una fase di confronto”. Intanto il picco di domanda di pasta da parte dei mercati esteri ha segnato più 30% a marzo. Ma la logistica è il tema più delicato, con le spedizioni in Europa via terra che subiscono rallentamenti. “Stiamo studiando percorsi alternativi — conclude De Cecco — mentre le importazioni di grano dagli Stati Uniti proseguono senza intoppi. Ad aprirle aspettiamo un’altra nave”.
C.d.G.