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Scenari

Dazi, maxi accordo Stati Uniti-Cina, ma Trump precisa: “Quelli del 25 % rimarranno”

13 Dicembre 2019
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(Donald Trump)

Alla fine è quasi pace tra Stati Uniti e Cina. L'annuncio è arrivato dall'Oriente che, come spiegato dal governo di Pechino, ha raggiunto una intesa sul testo della cosiddetta “Fase 1” basata “sul principio di uguaglianza e rispetto reciproco”. 

Scongiurata così l'entrata in vigore dell'ultima ondata di tariffe commerciali che avrebbe dovuto colpire 160 miliardi di dollari di prodotti cinesi. La svolta è stata poi confermata in un tweet dallo stesso presidente americano Donald Trump: “Abbiamo raggiunto un'intesa sulla “fase uno” di un accordo molto ampio con la Cina”. Washington e Pechino hanno concordato “numerosi cambiamenti strutturali e ingenti acquisti di prodotti agricoli, energetici, manifatturieri e molto altro”, ha aggiunto il presidente Trump. Che però ha precisato: “Le tariffe del 25% rimarranno così come sono”. Già nella tarda serata di ieri fonti di stampa statunitensi avevano dato per fatto l'accordo di principio sulla cosiddetta “Fase 1” di una intesa più ampia, volta a porre fine alla guerra commerciale che si prolunga da mesi. Dal fronte cinese, senza escludere il raggiungimento dell'accordo, si era invece scelta la strada della prudenza che si è lentamente sciolta nel corso della giornata.

Spiegava il portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying durante un briefing: “Aderiamo sempre al principio secondo cui la consultazione deve basarsi sull'uguaglianza e sul rispetto reciproco e l'accordo deve essere reciprocamente vantaggioso per entrambe le parti”. Una condizione che alla luce dell'accordo si è quindi realizzata. Che i tempi fossero però maturi per una svolta l'aveva già lasciato intendere ieri lo stesso Donald Trump che in un tweet aveva assicurato: “Siamo molto vicini a un grande accordo con la Cina. Lo vogliono loro e anche noi”. E a fare il tifo per l'intesa oltre alle Borse asiatiche che oggi erano scattate in avanti sulla scia delle voci su un accordo raggiunto, anche il Fondo monetario. “Saremmo lieti che si intraprendesse qualsiasi azione per ridurre le tensioni commerciali”, aveva affermato il portavoce del Fmi Gerry Rice “ma serve un accordo globale e duraturo”. L'altalena delle voci ha influito sulle Borse. Quelle asiatiche che erano chiuse al momento dell'annuncio dell'accordo avevano però terminato le contrattazioni con guadagni forti e diffusi. Tokyo ha chiuso con un guadagno del 2,55% e analoghi guadagni hanno fatto registrare Hong Kong +2,57% e Shanghai +1,78%. In altalena invece Wall Street che dopo una chiusura piatta ha innestato il turbo al momento dell'annuncio e portandosi a nuovi record, decisamente in territorio positivo.

C.d.G.