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Scenari

Da Palermo il messaggio: “Un altro caffè più sostenibile, più rispettoso del lavoro di tutta la filiera è possibile”

03 Giugno 2024
Un momento della masterclass Un momento della masterclass

Un altro caffè, più sostenibile, più rispettoso del lavoro di tutta la filiera, più lento, più aromatico, più consapevole. Lungo i viali dell’Orto Botanico di Palermo, piccolo scrigno di natura e bellezza, una intera giornata dedicata al caffè di qualità, per la seconda edizione del Palermo Coffee Festival, la prima manifestazione in Italia dedicata al mondo degli Specialty Coffee e alle filiere sostenibili di caffè, olio e vino.
Il Festival, organizzato dalla torrefazione palermitana Morettino, in collaborazione con CoopCulture e Orto botanico, ha messo insieme circa 50 espositori – selezionati tra le migliori micro roastery d’Italia, cantine vinicole siciliane e produttori di olio extravergine di oliva, di farine da grani antichi, di frutti tropicali, di tè e tabacco, di piante aromatiche officinali, di distillati siciliani – richiamando l’attenzione di oltre tremila persone.

Il tema scelto per questa seconda edizione del festival è stato “La Sicilia inedita“, fatta da produttori visionari e coraggiosi che hanno creduto nelle potenzialità dell’Isola scommettendo su nuove colture o riscoprendo quelle perdute per valorizzarne e raccontarne l’identità. Un po’ come ha fatto Morettino, che da anni porta avanti un progetto sperimentale di coltivazione del caffè nativo siciliano, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Palermo e l’Orto botanico. Qui, negli storici Giardini Coloniali, agli inizi del ‘900, hanno avuto luogo le prime sperimentazioni di coltivazioni del caffè che oggi, a distanza di 120 anni, si è deciso di riprendere. Nel corso del Festival è stato possibile visitare i giardini botanici, ammirare le storiche piante di Coffea Arabica – alte oltre 3 metri con le piccole drupe a fare capolino dai rami più alti – custodite nella Serra Carolina e il campo sperimentale del caffè che ospita 25 piante di Coffea Arabica. Ma è stata anche l’occasione per ragionare sulla necessità di un consumo etico e consapevole del caffè attraverso un confronto con i principi ispiratori della Slow Food Coffee Coalition, un network internazionale che riunisce tutti gli attori della filiera del caffè e che si basa sui principi della tracciabilità, sostenibilità, biodiversità, rispetto del lavoro.

“Bisogna promuovere un’agricoltura circolare – ha detto Erminia Nodari, rappresentate della Coffee Coalition – e cercare caffè che raccontino una storia, frutto di un’agricoltura che si basa sulla rigenerazione del suolo. Ciascuno deve fare la propria parte, anche il consumatore che deve sapere cosa sta consumando”. Temi perfettamente in linea con l’obiettivo principale del Palermo Coffee Festival: creare e diffondere cultura del caffè perché, come ama ripetere Arturo Morettino, anima del festival insieme con il figlio Andrea, “non c’è sapore senza sapere”. È nata così anche l’idea di mettere a confronto il caffè con due prodotti orgoglio del made in Italy, il vino e l’olio extravergine di oliva, dando vita a delle masterclass, tutte sold out. Del resto i numeri di questa edizione del Festival parlano chiaro: 10 mila caffè preparati, 400 vini degustati, circa duemila assaggi di olio evo.

Interessante, ad esempio, la degustazione al calice di caffè condotta da Andrej Godina, tra i massimi esperti di Specialty Coffee in Italia e curatore della Guida del Camaleonte: “Il caffè – ha spiegato – ha molti più composti aromatici del vino e in un calice si possono apprezzare meglio”. Da qui, poi, l’invito al consumo di Specialty Coffee anche in abbinamento al cibo. Curioso anche il parallelismo con il vino nelle masterclass condotte da Luigi Salvo, Sommelier Ais. I live show hanno avuto invece come protagonisti il campione italiano Barista Federico Pinna, il campione italiano di Latte Art Matteo Beluffi e il Maestro gelatiere Antonio Cappadonia che ha fatto la granita al caffè a mano, come si faceva una volta. Tre poi gli educational, dedicati agli aspetti sensoriali del caffè, a cura di Sca Italy e Andrej Godina, e dell’olio evo, guidati dalla giornalista Maria Antonietta Pioppo. Infine, due laboratori per i bambini a cura di Orto capovolto, per fare scoprire ai più piccoli come riutilizzare il caffè divertendosi.

“Siamo stati travolti dalla curiosità di tantissimi appassionati e coffee lover, soprattutto stranieri, che hanno partecipato con un grande spirito di condivisione, che era tra le attese e gli obiettivi del festival – racconta Andrea Morettino, quarta generazione della famiglia di torrefattori – Abbiamo registrato un grandissimo entusiasmo tra gli ospiti siciliani ed internazionali accorsi per l’evento, che passeggiando tra i viali dei Giardini Botanici hanno potuto degustare esclusivi Specialty coffee, esplorare nuovi terroir di vini ed oli siciliani e confrontarsi direttamente con i produttori presenti nei banchi di degustazione e con i relatori delle masterclass, ascoltando le loro storie e tanti curiosi aneddoti. Tale successo ci motiva a continuare sulla strada della divulgazione della cultura del caffè, abbracciando sempre la nostra straordinaria terra, che continua ad ispirarci e sorprenderci. Appuntamento al 2025 con la nuova edizione del Palermo Coffee Festival”.