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Scenari

Cucina gourmet maturanda alla scuola di cucina di Peppe Barone

02 Luglio 2014
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Uovo “fritto” di mare su crostone di pane e salicornia di Davide Cicciarella,
Cavati alla Norma di Gianluca Cataldi e Sorbetto Mojito di Danilo La Rosa

Se oggi è sempre più in voga recensire i piatti citando grandi chef, non lo è altrettanto parlare di formazione e di scuola. 

È doveroso invece raccontare la mission della scuola di cucina Nosco, all'interno dell'Antico Convento ai Cappuccini a Ragusa Ibla, gestito dallo chef Peppe Barone, Enzo Scrofani e Roberto La Cognata. Ne abbiamo già parlato qui. Ora torniamo a occuparcene perché la scuola ha formato una quindicina di giovani aspiranti chef, e si è conclusa con una tesi finale che consisteva nella creazione di un menù dall'antipasto al dolce e la preparazione del pane. 

In commissione d'esame in una delle giornate conclusive del corso, alcuni esperti di gastronomia, sono stati chiamati a valutare l'operato di questi giovani aspiranti chef. Quattro giorni dedicati all'esame finale e la media di tre diplomandi al giorno. Tutti giovani, intraprendenti e soprattutto con la voglia di imparare e di raggiungere un alto livello di cucina. Piatti ben presentati, che mostrano già una tecnica e uno studio e che rappresentano l'espressione autentica di ogni diversa personalità. Noi abbiamo assaggiato tre menù completi, dall'antipasto al dolce e anche tre diversi tipi di pane e l'esperienza è stata sorprendente. Autori dei menù, Davide Cicciarella, Danilo La Rosa e Gianluca Cataldi. 

Barone e Scrofani si dicono più che soddisfatti dei risultati raggiunti in così poco tempo: “Abbiamo cercato di dare a questi ragazzi gli strumenti e la tecnica perché vogliamo che ognuno di loro esprima se stesso e la propria idea di cucina nei piatti proposti. In questi quattro mesi hanno lavorato a tempo pieno e a ritmo serrato. Questo per far capire loro che dietro l'aspetto “cinematografico” del mestiere ci sono tanti e tanti sacrifici. Abbiamo voluto in commissione d'esami esperti del settore affinché potessero dare anche dei giudizi severi e fare delle critiche costruttive ed essere da stimolo per un miglioramento ulteriore”. 

M.A.P.