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Scenari

Crisi, previsione 2013-2014: ancora tagli alla spesa degli italiani, aumenta il consumo di cibo low cost

06 Maggio 2013
inflazione inflazione

Niente di buono all'orizzonte.

La previsione Istat sull'economia italiana 2013-2014 e che prende come riferimento anche il reddito disponibile delle famiglie italiane, non dà molte speranze per quanto riguarda il mercato interno. Tutti i settori continueranno ad essere interessati dai tagli. Sul cibo, che nell'ultimo anno ha visto il -3% nella spesa, si abbatterà ancora la rinuncia di moltissimi italiani. Sempre meno risorse nel portafogli da destinare ai prodotti dell'agroalimentare. Sette famiglie su dieci, cioè ben il 71%, hanno cambiato il modo di fare la spesa in termini di qualità e quantità acquistati. Per quanto rigurardal l'agroalimentare, lo scenario è stato più volte denunciato da Coldiretti che riporta il dato più allarmante e significativo di tutti: piu’ di un italiano su 10 (12,3 per cento) non è in grado di sedersi a tavola con un pasto adeguato in termini di apporto proteico almeno una volta ogni due giorni con conseguenze gravi anche per la salute.

E in un periodo in cui si combatte con il coltello tra i denti per promuovere il consumo dell'eccellenza Made in Italy, in casa gli italiani lasciano sempre più spazio ai cibi low cost. A tavola sempre meno prodotti del territorio e più prodotti con ingredienti di scarsa qualità. Dovendo fare i conti con il portafogli, molte famiglie rinunciano ad esercitare la cultura del gusto con aumento di rischi anche per la salute. L'export si riconferma il più importante sbocco per il futuro delle aziende agroalimentari italiane. 

Crisi: ecco dove le famiglie tagliano la spesa

Funzioni di consumo 2012
Alimentari e bevande non alcoliche -3,0
Bevande alcoliche e tabacchi -4,5
Vestiario e calzature -10,2
Abitazione, acqua, elettricità, gas ed altri combustibili -0,5
Mobili, elettrodomestici e manutenzione della casa -5,8
Sanità -2,2
Trasporti -8,5
Comunicazioni -4,8
Ricreazione e cultura -4,7
Istruzione -2,8
Alberghi e ristoranti -1,9
Beni e servizi vari -4,4
Totale sul territorio economico -4,1
di cui : Beni -7,0
di cui: Servizi -1,4

C.d.G.