Mega piattaforma digitale per intercettare il pubblico straniero. E attesa per il Wine Business Forum, coordinato da Silvana Ballotta di Business Strategies, che si concentrerà sull’internazionalizzazione in alcuni dei principali mercati dell’export vinicolo italiano
di Michele Pizzillo
Partirà da Milano la rinascita delle manifestazioni che interessano l’agroalimentare italiano. E, ovviamente, dalla Milano Wine Week, visto che l’ideatore, Federico Gordini, ha confermato la data dell’evento: dal 3 all’11 ottobre. Sarà una manifestazione diversa da quelle degli anni passati e non perché c’era da cambiare qualcosa, ma perché c’è stato un intruso che ha stravolto tutto, anche la nostra vita. E, così, via web, Gordini ha detto che “accettiamo la sfida trasformando un gap in un’opportunità per realizzare un progetto di sistema sempre più al servizio del mondo del vino e della sua filiera. Durante il lockdown abbiamo deciso di organizzare lo stesso la Milano Wine Week, modificando il nostro modello di business per costruire qualcosa di rivoluzionario e adeguato alla nuova realtà che si è venuto a creare, realizzando però un evento ancora più grande, importante e internazionale, nel rispetto delle rigide normative imposte dall’emergenza”.
Come sarà la MWW di quest’anno? Intanto qualcosa che batte le distanze, con una piattaforma digitale a supporto della manifestazione, la prima mai realizzata nel settore vinicolo, allargando così la partecipazione a tutti coloro che dall’estero e da altre parti di Italia desiderino fruire dei suoi contenuti senza doversi spostare. Questo permetterà di intercettare un pubblico business e consumer sempre più ampio, anche grazie ad un programma ricco di incontri, masterclass, degustazioni, walk-around tasting, forum e tutte quelle iniziative che “ci permetteranno di portare avanti il nostro ambizioso progetto di fare del capoluogo lombardo, così come è avvenuto per altre eccellenze come moda e design, un hub per la promozione della cultura del vino a livello internazionale”. I numeri ci sono: 300 eventi, oltre 300.000 partecipanti, 1.500 aziende coinvolte e 300 in tutta la città, nell’edizione 2019, confermano che il format di Gordini prodotto da SG Company, è diventato il più importante evento milanese dedicato al vino. Solo che quello del 2020 sarà diverso ed anche innovativo, diviso in tre macro tipologie: business, formazione & network, attività per il consumatore.
Oltre alla possibilità per tutte le aziende partecipanti di disporre di stand virtuali nell’innovativo Wine Networking Hub della piattaforma, la novità assoluta per il mondo del vino saranno i Digital Tasting internazionali, con degustazioni esclusive per buyer e stampa internazionale. Le cantine, poi, da uno “spazio” immaginato come uno studio televisivo, alla presenza di un nucleo selezionato di operatori, ristoratori e giornalisti italiani, potranno presentare in simultanea i loro prodotti in più Paesi, grazie alle 10 sedi internazionali della Milano Wine Week 2020 dislocate nelle città che sono punto di riferimento del mercato del vino: Londra, Monaco di Baviera, Mosca, Pechino, Shanghai, Hong Kong, New York, San Francisco, Miami e Toronto. In contemporanea con il quartier generale milanese, si terranno eventi aperti alla partecipazione dei rappresentanti del segmento “trade”, della ristorazione e della stampa internazionale, che potranno interagire con la Milano Wine Week superando le distanze geografiche grazie a una piattaforma che vivrà tutto l’anno favorendo un grande networking internazionale. E’ una “piattaforma che nasce al servizio del mondo del vino con l’obiettivo di favorire un grande network internazionale, con iniziative che dovrebbero durante tutto l’anno per scopi formativi e di business, visto che si potranno gestire decine di migliaia di utenti in contemporanea”, dice Gordini. Fruibili da remoto saranno anche i momenti di formazione, come il Wine Business Forum (6 ottobre), coordinato da Silvana Ballotta, che si concentrerà sull’internazionalizzazione in alcuni dei principali mercati dell’export vinicolo italiano. Poi c’è la novità dello Shaping Wine (8 ottobre), realizzato in partnership con Sda Bocconi, un momento di riflessione sui trend innovativi e sul retail del mondo del vino. E, la riproposta della seconda edizione del Wine Generation Forum (10 ottobre), dedicato ai “millennial” che lavorano nel settore vinicolo.
Nelle attività per il consumatore c’è la riconferma dei consolidati Wine Districts, con il coinvolgimento di bar, ristoranti ed enoteche dei quartieri cittadini che ospiteranno i Consorzi di tutela dei vini: per l’intera settimana, il quartiere sarà totalmente brandizzato con la livrea del Consorzio, con aperitivi, cene, degustazioni nei locali aderenti all’iniziativa. Rispetto all’anno scorso, sarà dato ulteriore impulso al coinvolgimento del mondo della ristorazione e della somministrazione che avrà una centralità ancora maggiore con l’obiettivo di ridare nuova linfa a una categoria tra quelle maggiormente colpite dalla pandemia. Attraverso il progetto Wine Pairing, alcuni tra i più importanti chef italiani e internazionali e che hanno partecipato alle 10 edizioni della Milano Food Week, saranno impegnati in altrettanti story-cooking in cui dovranno costruire una propria ricetta a partire da un vino delle aziende e dei consorzi “supporter” di MWW.
L’evento sarà trasmesso in streaming sulla piattaforma digitale e sui social della manifestazione diventando un tutorial di un’attività che il pubblico potrà ricreare nella propria cucina acquistando sia il vino che gli ingredienti tramite L’Enoteca di MWW, un’enoteca fisica innovativa inserita nell’“headquarter” di Palazzo Bovara e, al tempo stesso, una piattaforma di e-commerce che consentiranno al pubblico di degustare e acquistare un’ampia selezione dei vini che saranno protagonisti di Milano Wine Week. Previsti anche i Winetelling, degustazioni digitali, guidate da produttori ed esperti di settore, dedicate ai “wine lovers” – collegati in remoto attraverso la piattaforma dedicata e le pagine social della manifestazione – che potranno acquistare le bottiglie direttamente online. E, poi, uno spazio importante riservato alle persone del mondo del vino con il progetto “The Winers”: “persone del vino, un insieme di professioni classiche e innovative che concorrono alla filiera del settore. Abbiamo pensato di focalizzare l’attenzione di tutti gli appuntamenti sul ‘fattore umano’ che sta alla base del mondo vinicolo e sulla sua evoluzione, che ha visto negli ultimi anni emergere nuove figure e nuove professionalità, che contribuiscono alla crescita del settore sul mercato internazionale. I loro volti e le loro storie saranno i veri protagonisti del nostro racconto dedicato al mondo del vino”, ha detto Gordini. Alla presentazione della Milano Wine Week, con un innovativo evento digitale condotto dal presidente della manifestazione, Federico Gordini, sono intervenuti Fabio Rolfi, Assessore all’Agricoltura di Regione Lombardia, Roberta Guaineri, Assessore al Turismo del Comune di Milano, Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di Federdoc, Silvana Ballotta, ceo di Business Strategies e coordinatrice del Wine Business Forum, Helmuth Kocher, Presidente di Merano WineFestival, e Luciano Ferraro, Caporedattore del “Corriere della Sera”.